"Presidente, questo è per te", è questo il messaggio silenzioso che corre tra le righe delle parole delle migliaia di persone che fin dalla mattina di ieri si sono accalcate in piazza del Duomo, incuranti della canicola estiva che ormai avvolge la città, per i funerali di Silvio Berlusconi. Ci sono bambini e ci sono anziani, tanti con le bandiere sulle spalle e col ricordo del Cavaliere negli occhi. Chi ha potuto, ieri, si è presentato sotto la Madonnina per salutare per l'ultima volta Silvio, perché per parlare di lui, come per i veri grandi, basta solo il nome. Ma lì c'era anche chi non ha potuto essere in piazza, perché grazie alla diretta televisiva tutta l'Italia ha potuto abbracciare il Cavaliere. E lui, ancora una volta, ha fermato l'Italia.
I dati Auditel cumulativi relativi alla diretta delle esequie di Stato parlano chiaro: secondo i dati Auditel circa il 70% degli italiani rilevati, ieri, ha seguito i funerali del presidente di Forza Italia. Chi era a casa, chi era in ufficio o nei locali pubblici non ha potuto fare a meno di accendere la televisione. Canale5, con il suo speciale Tg5, ha registrato il 22% di share mentre lo speciale del Tg1 il 18.30%. Solo Mediaset, considerando tutte le sue reti, incluse le cosiddette "digitaline", ha registrato il 48.8% di share. Vittoria nella vittoria, per un aziendalista come il Cavaliere. Ma sarebbero molto più alti i dati di più quelli che hanno seguito le esequie, se venissero conteggiati anche tutti quelli che si sono collegati alle esequie tramite smartphone. Come ha detto Ignazio La Russa ieri, è questa la miglior risposta contro i soloni della sinistra che hanno criticato il lutto nazionale nel giorno dei funerali di Stato.
Non sono mancati i contestatori, più che altro provocatori, in quella piazza. Ma sono stati una minoranza talmente esigua da non essere statisticamente rilevante nella marea di affetto e umana commozione che ha attraversato l'Italia da nord a sud. L'ultimo viaggio del Cavaliere dall'amatissima villa San Martino di Arcore al Duomo della sua Milano è stato seguito da oltre metà degli italiani. La Milano laboriosa e vibrante, sempre in movimento, si è fermata. E sono rare le occasioni in cui accade, ma non poteva essere diversamente per il Cavaliere. Chiunque fosse a casa, qualunque cosa stesse facendo, ha acceso la televisione, anche solo per curiosità.
Perché Silvio Berlusconi, volenti o nolenti, è stato l'anima di questo Paese per oltre trent'anni.
Con le sue televisioni è entrato nelle case di tutti gli italiani, anche di quelli che si sono presuntuosamente posti su un livello morale superiore al suo. Tutti, con la sua scomparsa, hanno perso una parte della propria gioventù. E lui, sempre attento ai dati Auditel delle 10 del mattino, probabilmente starà sorridendo. Ovunque ora sia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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