Dal primo incontro al matrimonio: la storia d'amore tra Costanzo e De Filippi

I due si sono visti a Venezia in occasione della Mostra del Cinema. Nel 1995 è arrivato il matrimonio e successivamente la coppia ha adottato un bambino

Dal primo incontro al matrimonio: la storia d'amore tra Costanzo e De Filippi

La storia d'amore tra Maurizio Costanzo e Maria De Filippi ha rappresentato per anni una delle certezze per il mondo dello spettacolo del nostro Paese. Una coppia longeva, che difficilmente si è fatta vedere insieme davanti al pubblico ma che al tempo stesso ha potuto vantare un grande senso di affetto da parte degli italiani. Non tutti però sanno quali sono le radici della loro storia, da dove i due hanno iniziato un percorso di vita comune che poi ha portato loro al matrimonio.

Come si sono conosciuti Costanzo e De Filippi

L'intesa duratura è stata possibile grazie a un forte legame che li ha da sempre contraddistinti. Come affermato dal noto conduttore televisivo in un'intervista al Corriere della Sera, l'occasione per conoscersi è arrivata a Venezia nel corso della Mostra del Cinema per un dibattito sulle videocassette: "Era venuta a prenderci all'aeroporto, faceva l'avvocato. Ci ritrovammo a pranzo con altri. Mi parve subito intelligente, infatti le diedi la possibilità di lavorare con me a Roma. Iniziò a fare questo lavoro. Poi cominciò la nostra storia".

Sulla questione si era espresso anche l'avvocato Giorgio Assumma, grande amico storico di Costanzo: "Capì subito che tipo fosse Maria De Filippi che gli presentai io in un'occasione di lavoro. All'inizio fu sgarbato e scortese. Ma dopo quindici giorni già si vedevano a Roma. Maurizio, nella vita e nel lavoro, cataloga tutto nei minimi particolari".

Il matrimonio

Una tappa cruciale della coppia è stata ovviamente quella del matrimonio, celebrato il 28 agosto 1995 con rito civile al Comune di Roma dall'allora sindaco Francesco Rutelli. È stato un passaggio inevitabile, visto l'affetto e l'amore che sono stati alla base di un rapporto così storico. Costanzo in un'intervista a Oggi aveva definito sua moglie "una donna unica" e aveva speso parole al miele nei suoi confronti: "Ci siamo fatti del bene reciprocamente. È sempre stata attenta a non calpestare i miei spazi, cercando di stare un passo indietro malgrado io la incitassi a fare il contrario".

Anche da De Filippi non sono mai mancate grandi considerazioni all'indirizzo di suo marito. Lampante è l'esempio delle parole rilasciate a Oggi che hanno testimoniato la chimica tra i due: "Gli voglio un gran bene, non potrei mai fare a meno di lui. E lui di me? No. Sa che, se si azzardasse a lasciarmi, lo rincorrerei dovunque, non gli darei pace. Non ci fosse stato Maurizio, non sarei andata in onda... Ero considerata un'idiota".

L'adozione del piccolo Gabriele

Un ulteriore step di rilievo della coppia è stata l'adozione del piccolo Gabriele. Una scelta certamente non facile e scontata, anche perché ha apportato un grande cambiamento nella quotidianità. De Filippi al settimanale Di Più nel 2018 aveva rivendicato l'atto di coraggio che ha compiuto: "Che sia biologico o adottivo, un figlio è un figlio, punto. Quando adotti un figlio non è che ti arrivi in casa una persona che è già fatta in un modo e non cambia più: la verità è che, piano piano, tra te e lui succede qualcosa. Nasce un senso di appartenenza reciproco".

"Sono un papà orgoglioso, Gabriele è un ragazzo perbene. Io penso di essere stato un padre attento. Il lavoro non ha cannibalizzato la mia vita, credo di essere riuscito a trovare un equilibrio ed è una grande fortuna", era stato il commento di Costanzo in un'intervista a Che tempo che fa.

L'attentato di via Fauro

Il 14 maggio 1993 si è verificato un evento che ha inevitabilmente segnato la vita di Maurizio e Maria: un attentato a Roma, precisamente in via Ruggero Fauro, che per fortuna non ha provocato morti.

In quel periodo il giornalista si era speso assai in televisione per contrastare la mafia, sollecitando la società civile a risvegliare la propria coscienza su questi temi. "Continuiamo a fare il nostro lavoro. C'è molto stupore, vivo ancora lo stupore dell'accaduto", era stato uno dei pensieri espressi da Costanzo dopo l'attentato.

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