
I punti chiave
Anche la settantacinquesima edizione del Festival di Sanremo è stata consegnata agli archivi. Grande la soddisfazione in Rai per i numeri, ma è già tempo di pensare al futuro. E Carlo Conti non ha utilizzato troppi giri di parole: “Quando inizia il Festival la conduzione è l’ultima cosa. La direzione artistica è un’altra cosa, vuol dire decidere tutto, il cast, la scenografia, la commissione dei giovani. È un lavoro difficile da fare. L’anno prossimo? L’azienda mi ha chiesto di farlo per i prossimi due anni, vediamo… magari posso fare solo la direzione artistica, che è la cosa più importante, e non la conduzione. Poi vedremo - le sue parole a Rtl 102.5 - Adesso c’è tutto il tempo per pensarci. Intanto domani mattina mi sveglio e porto mio figlio a scuola”.
“Per me non era una sfida, ho ripreso un lavoro iniziato anni fa. Per questo è stato facile, nessuno di noi ha fatto la direzione artistica per se stesso ma per la Rai e per gli italiani. I risultati mi fanno sorridere, adesso il problema vero sarà per chi lo dovrà fare il prossimo anno. Ah già, sono io (ride, ndr)” le parole del conduttore nella conferenza stampa di chiusura: “Se mi dà fastidio l'etichetta di normalizzatore? Sono come sono. Sono normale, quindi sono un normalizzatore. Per me vivere la vita è un gioco da ragazzi… (ride, ndr) Il Festival l’ho fatto nel mio modo, nei miei pregi e nei miei difetti, in maniera molto normale. Per me era importante fare sentire le canzoni, ma non sono mancate le riflessioni importanti”.
Conti si è soffermato anche sui fischi registrati per alcune posizioni in classifica: “Insieme ai fischi che ci sono stati, ci sono stati boati e applausi per i cinque finalisti. La top ten è quella. I fischi fanno parte del DNA del Festival. Preferisco questo Ariston rispetto a quello di qualche anno fa, seduto e fermo o che tifava un solo cantante. Io sono stato sorpreso come il pubblico. Il tempo è galantuomo e ci dirà quale sarà la vera classifica”. Una battuta anche sugli errori commessi: “Sono due Il primo, finire troppo tardi nella finale. Secondo me alle 2 è troppo, deve terminare all’1.40. La seconda è dare la classifica definitiva fino all’ultimo posto. Ho sperimentato nella serata cover la classifica dei soli primi 10. Ecco, mi piace, magari l’anno prossimo faremo così. Daremo solo i primi 10 classifica”. Conti si è soffermato anche sulle ombre sulla vittoria di Olly in relazione alla manager Marta Donà, vincitrice degli ultimi Festival: “Quando mi arrivano i brani ascolto solo quelli. Non guardo gli autori, le case discografiche, la fedina penale del cantante, niente... ascolto solo i brani”.
La soddisfazione di casa Rai
Così in una nota l’amministratore delegato Rai, Giampaolo Rossi e il direttore generale Roberto Sergio: "L'edizione del Festival di Sanremo che si è appena conclusa – coronata da un grandissimo successo di ascolti – è stata un evento entusiasmante, capace di coinvolgere il Paese in uno splendido affresco della musica italiana. Un Festival davvero di tutti, un perfetto mix di spettacolo, musica e storie del nostro presente. A Carlo Conti – che di questo Festival è stato la vera anima – e a tutte le donne e gli uomini della Rai, che hanno mostrato il meglio del Servizio Pubblico, va la nostra profonda riconoscenza".
Come annunciato dall'amministratore delegato di Rai Pubblicità Luca Poggi, è stato registrato il record di sempre per la raccolta pubblicitaria di Sanremo: l'edizione 2025 ha raggiunto i 65 milioni 258mila euro, con un +8.5% rispetto al precedente record dello scorso anno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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