
Se anche il festival di Sanremo diventa occasione di polemica femminista. Non è la prima volta che ci sia qualcuno pronto a sollevare il polverone se non vince una donna o se una donna resta fuori dalla cinquina finale. Quest'anno non fa eccezione, con Giorgia, data per favorita, al sesto posto e un quintetto di finalisti tutto al maschile. Le polemiche si concentrano sul fatto che nel nostro Paese ci sarebbe un problema di maschilismo (detto anche patriarcato) interiorizzato e radicato, per il quale al momento di votare si scelga sempre di dare la preferenza agli uomini.
Questo è il succo delle polemiche che si rincorrono da ieri sera, da quando Carlo Conti ha reso nota la rosa dei cinque finalisti tra i quali il pubblico avrebbe poi dovuto votare il vincitore, che alla fine è stato Olly. Questa polemica si ripete in modo perpetuo e il rischio è che a qualcuno, per cavalcare l'onda femminista e raccogliere qualche voto in più (Sanremo porta anche voti) non venga l'idea di inserire le quote rosa anche a Sanremo. Utopia? Forse ma non troppo, perché ci sono sempre i geni in tal senso, pronti a prendere la palla al balzo per cavalcare l'onda che in quel momento sembra più conveniente.
Ci aveva già provato Non una di meno a puntare il dito contro il "Sanremo patriarcale", perché Fedez ha portato sul palco "Bella stronza". E lo ha fatto senza nemmeno capire il senso della canzone modificata per l'occasione. "Il Festival della restaurazione porta in finale tutti maschi", si legge in uno dei tweet che stanno raccogliendo maggiori critiche all'indomani della finale del festival di Sanremo. E ancora: "A Sanremo ha vinto un uomo, e tra i primi 5 classificati non c'è nemmeno una donna. È stato un Festival all'insegna della violenza patriarcale". E si prosegue: "I gender bias premiano la credibilità (o la presunta tale) dei cantautori e la bonaggine maschile. Per la credibilità alle donne e alla fregna solo briciole. Le artiste devono continuare a fare il triplo per ottenere una scarsa metà". Ci ha messo del suo anche Brunori Sas: "Podio solo maschile? Questo podio ha rappresentato un maschile che sicuramente non è patriarcale".
Ormai tutto, in questo Paese, dev'essere politica. Come ci insegna Giorgia, che solo due anni fa imputava l'assenza di donne alle canzoni e non al genere. E oggi, invece, considera "scandaloso", imputabile a "qualcosa di atavico" la stessa situazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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