Non è un compleanno di quelli tondi, ma per gli appassionati fa lo stesso. I segreti di Twin Peaks torna in chiaro solo per una notte su PlutoTv (canale gratuito del gruppo Paramount) ed è sempre il momento giusto per rivedere la serie cult degli anni ’90. L’appuntamento è per l’8 aprile - il giorno della prima messa in onda negli Stati Uniti - dalle ore 22 fino alle 6 del mattino, con uno streaming dedicato. La serie fu creata da David Lynch e Mark Frost, ma Lynch diresse solo alcuni degli episodi delle prime due stagioni.
La trama
La storia prende le mosse la mattina del 24 febbraio 1990. Sul greto del fiume, in una deliziosa cittadina dominata da una cascata nel mezzo di profumati boschi di Douglas Fir, Twin Peaks appunto, viene ritrovato il corpo di una giovanissima studentessa all’apparenza irreprensibile ma in realtà protagonista di un’esistenza sfrenata. Il corpo di Laura Palmer, 17 anni, è nudo e avvolto nella plastica. Una coetanea è intanto scomparsa. Ronnette Pulaski, compagna di scuola di Laura, viene ritrovata in un altro Stato, seminuda, ferita e sotto choc: il suo sconfinamento dà l’opportunità a un agente dell’Fbi, Dale Cooper, di indagare a partire da un omicidio, quello della 17enne Theresa Banks, occorso un anno prima. Cooper è alla ricerca di un serial killer, in un’indagine che coinvolgerà intuito e sovrannaturale.
La "storia" televisiva
Il 9 gennaio 1991 I segreti di Twin Peaks andò in onda per la primissima volta in Italia, su Canale 5, preceduta da un battage pubblicitario che rese tormentone la frase “Chi ha ucciso Laura Palmer?”. L’annuncio di Mike Bongiorno è in un certo senso storico: dà la misura di ciò che il pubblico dell’epoca si aspettava di sentire, e rappresenta un ricordo del grande e compianto conduttore. Successivamente la serie è stata trasmessa anche da altre emittenti, tra cui Rete 4 e Rai 3 (all’interno di Fuori Orario), per poi approdare in tempi più recenti sulle piattaforme. Attualmente la serie è visibile a pagamento su Paramount+.
Il prequel e il sequel
Su PlutoTv si può trovare in chiaro il film prequel, Fuoco cammina con me, uscito nel 1992, che parla dell’omicidio di Theresa Banks e dà allo spettatore uno squarcio sull’ultima settimana in vita di Laura Palmer. L’accoglienza all’epoca fu freddina. Come ebbero modo di scoprire gli appassionati, la pellicola conteneva delle scene che mostravano lo stile unico di David Lynch in tutta la sua bellezza: queste scene prendono il nome di Missing Pieces, sono in tutto 6 e sono contenute in un cofanetto blue-ray dalla difficile reperibilità.
Nel 2017, poco più di 25 anni dopo la realizzazione delle prime due stagioni, David Lynch e Mark Frost ne realizzarono una terza, interamente diretta da Lynch, che ha così dedicato ai suoi fan un’estate di magia in occasione della prima messa in onda. La terza stagione riprende appunto 25 anni dopo gli ultimi fatti narrati nell’ultima puntata della seconda stagione, inserendo nuovi personaggi e nuovi misteri.
Alcune curiosità
L'insolito spin-off mai realizzato (completamente)
Lynch avrebbe voluto realizzare uno spin-off, per seguire la storia successiva di uno dei personaggi più amati della serie: Audrey Horne, un’altra 17enne del locale liceo, interpretata dalla meravigliosa Sherilyn Fenn. Non riuscì a completare il suo progetto, ma ne realizzò, con quell’idea iniziale, uno più grandioso, ovvero il film Mulholland Drive, eletto successivamente da Cahiers du cinéma come il miglior film del primo decennio degli anni 2000.
Il cast
Ci sono diverse curiosità che riguardano il cast. Ray Wise, chiamato a interpretare il padre di Laura Leland Palmer, aveva inizialmente fatto il provino per il personaggio del possidente locale Benjamin Horne. Wise disse in un’intervista di essere rimasto stupito di quanto piangesse il suo personaggio in tantissime pagine dei copioni iniziali: per lui rappresentò una vera e propria sfida.
Per quanto riguarda Sheryl Lee, chiamata a interpretare Laura, una ragazza morta e quindi con pochissime battute solo in qualche backstory, Lynch creò per lei il personaggio di Maddy Ferguson, cugina di Laura proveniente da Missoula (la città natale del regista), uguale a lei come una goccia d’acqua se non fosse per i capelli castani e i grandi occhiali.
Un’altra storia bizzarra sul cast è forse la più nota tra gli appassionati. Lynch reclutò un attore all’ultimo momento: si trattava dello scenografo Frank Silva, cui fu chiesto di interpretare il misterioso personaggio di Bob. Silva fu visto dal regista aggirarsi furtivo nella camera di Laura e gli venne chiesto di accucciarsi ai piedi del letto. In un’altra ripresa, il volto di Silva si vede per sbaglio in lontananza riflesso in uno specchio. Lynch volle tenere quella ripresa: era la prefigurazione di ciò che poi sarebbe accaduto nella storia.
La cittadina
Twin Peaks, come Lynch l’aveva immaginata, era un piccolo paese, con alcune migliaia di abitanti - cosa che effettivamente si riflette nella trama, perché tutti o quasi sembrano conoscersi o avere legami di qualche tipo. La produzione decise di dare a Twin Peaks la dimensione di una città di 51201 abitanti, numero che figura nell’iconico segnale di ingresso visibile nell’indimenticabile sigla composta da Angelo Badalamenti.
La rivelazione dell’assassino
Per paura di perdere mordente (e spettatori), la produzione premette affinché non si attendesse l’ultima puntata per rivelare il nome dell’assassino di Laura Palmer, cosa che in effetti avviene nella settima puntata della seconda stagione, dal titolo Anime solitarie. Si tratta della ragione per cui la seconda stagione non è amatissima da tutti gli appassionati: dopo la rivelazione dell’assassino, si intrecciano un po’ troppe storyline in stile soap opera.
Il doppio
Il tema del doppio è spesso presente nel cinema di Lynch - basti pensare alla fuga psicogena presente in Strade perdute o i riferimenti a Il mago di Oz in Cuore selvaggio. In Twin Peaks fa di più: Laura trova il suo doppio in Maddy, i personaggi sono impegnati a guardare una soap dal titolo “Invitation to Love” che crea un universo parallelo con la realtà e ci sono personaggi che, per citare la serie, “non sono quello che sembrano”. Nella terza stagione Lynch arriva a creare dei doppi tra finzione e realtà scenica, come se piani e mondi paralleli, nel tempo e nello spazio, si compenetrassero.
Le citazioni
Nel tempo le citazioni di Twin Peaks all’interno di altre opere sono state tantissime. Ci sono degli accenni ne I Simpson e in Psych c’è un episodio in cui figurano alcuni attori del cast originale con una trama che ricorda la serie cult. In How I Met Your Mother invece Ray Wise fa alcune apparizioni da guest star nei panni del padre di una dei protagonisti, ed è un padre decisamente terrorizzante. Probabilmente l’ultima citazione in ordine di tempo è legata ad American Horror Story: Delicate: in un episodio diretto da Jennifer Lynch, figlia del regista, si può ammirare l’apparizione di un enorme gufo, l’animale-simbolo di Twin Peaks.
Quali libri leggere se ci si appassiona
Quando la serie uscì nel 1991, la rivista Tv Sorrisi & Canzoni diede in omaggio, a puntate, Il diario segreto di Laura Palmer, libro scritto da Jennifer Lynch e divenuto all’epoca un piccolo cult: quanti adolescenti erano costretti a leggerlo di nascosto dai genitori, per via dei dettagli scabrosi - per l’epoca - che vi erano contenuti. Oggi il libro è stato ripubblicato da Mondadori nella collana Oscar e quindi è disponibile (tra l'altro in una versione economica), dopo un’assenza decennale dalle librerie.
Nel 2017 Mondadori pubblicò anche due grandi volumi rilegati con sovracoperta, a corredo della terza serie, Le storie segrete di Twin Peaks e Il dossier finale. Purtroppo sono introvabili, a meno di non ricorrere all’usato o ripiegare su edizioni in lingua originale.
Altrettanto difficile da trovare è I segreti di David Lynch di Matteo Marino, che prende in esame la serie insieme con tre film di Lynch che esplorano il tema del doppio, ovvero Strade perdute,
Mulholland Drive e Inland Empire. Un capitolo dedicato a Twin Peaks è contenuto anche ne Il mio primo dizionario delle serie tv cult, sempre realizzato da Marino con Claudio Gotti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.