Ubs ancora in profondo rosso, ma batte le attese

La banca svizzera ha chiuso il secondo trimestre con una perdita di 1,4 miliardi di franchi

Ubs, la prima banca svizzera per asset, ha chiuso il secondo trimestre dell'anno con una perdita di 1,4 miliardi di franchi svizzeri (un anno prima il rosso era stato di 395 milioni). Il risultato, che sconta tra l'altro i costi legati al taglio del personale e il timore sorto tra i clienti più facoltosi in seguito alla controversia con il fisco americano, è comunque migliore delle attese degli analisti, che avevano previsto una perdita di 1,5 miliardi.
Dopo aver sottratto costi straordinari per un totale di 2,3 miliardi di franchi svizzeri (pari a 2,17 miliardi di dollari), Ubs ha tuttavia registrato un profitto operativo di 971 milioni di franchi, il migliore degli ultimi otto trimestri.

Come accennato Ubs ha scontato anche il contraccolpo della controversia con il fisco Usa (notevole il deflusso di capitali dalla divisione che segue i clienti più facoltosi, il cosiddetto wealth management, e da quella dedicata al risparmio gestito) ma l'amministratore delegato Oswald Gruebel si è detto fiducioso che l'accordo raggiunto con Washington sulla aiuterà a risolvere il problema. «Siamo sicuri di riuscire a invertire il trend delle perdite», afferma Gruebel.

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