Nuove scintille all'interno di un'Unione europea sempre più sull'orlo di una crisi di nervi. L'ultima dimostrazione del nervosismo che aleggia tra i Paesi membri arriva dall'attacco sferrato dal primo ministro portoghese, Antonio Costa, all'indirizzo di Wopke Hoekstra, ministro delle Finanze dei Paesi Bassi.
Il tema dello scontro è prettamente economico. Non c'è infatti ancora un accordo sulle misure da attuare per aiutare i vari governi a fronteggiare l'emergenza provocata dal nuovo coronavirus. Due sono gli schieramenti: da una parte i Paesi nordici, tra cui i Paesi Bassi, e la Germania; dall'altra il fronte mediterraneo, a cui si aggiunge la Francia di Emmanuel Macron.
A questo proposito, Costa ha reagito alle ultime parole provenienti dal governo olandese. Il discorso del ministro Hoekstra, ha detto il primo ministro portoghese, è “ripugnante” e può rappresentare “una minaccia per il futuro dell'Unione europea”. Ma che cosa aveva detto il ministro olandese? Riavvolgiamo il nastro.
Nel corso del Consiglio europeo tenutosi lo scorso giovedì, scrive El Paìs, Hoekstra aveva chiesto alla Commissione di avviare un'indagine sul motivo per il quale alcuni Paesi dicano di non avere margine di bilancio per fronteggiare l'emergenza. E questo nonostante l'area euro sia facendo registrare una crescita da sette anni. Chiaro il riferimento indiretto a Italia e Spagna, due dei Paesi che chiedono a gran voce la necessità degli eurobond.
L'attacco del premier Costa
Costa non fa sconti e carica a testa bassa: “Questo discorso è ripugnante nel contesto dell’Unione europea. E dico ripugnante perché non eravamo preparati, nessuno era preparato ad andare ad affrontare una sfida economica come abbiamo visto nel 2008, 2009, 2010 e negli anni seguenti. Ed è un buon momento per comprendere tutti che non è stata la Spagna a creare il virus, né a importarlo. Il virus sfortunatamente ci colpisce tutti allo stesso modo. E se non ci rispettiamo tra noi, e non comprendiamo che davanti a una sfida comune dobbiamo esser capaci di una risposta comune, non si è capito niente dell’Unione europea. Se ogni Paese pensa di risolvere il problema del virus lasciandolo a un altro Paese, si sbaglia di grosso”.
Ma non è finita qui, perché il primo ministro Costa prosegue nella sua invettiva, riferendosi sempre a Hoekstra: “È di assoluta irresponsabilità questo tipo di risposta, è una meschinità ricorrente e mina completamente lo spirito dell’Unione europea.
E’ una minaccia per il futuro della Ue. Se la Ue vuole sopravvivere è inaccettabile che un responsabile politico, di qualsiasi Paese, possa dare una risposta del genere a una pandemia come quella che stiamo vivendo”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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