Ultimo, Oxa, Cugini. L'Amadeus quater soddisfa tutti (anche i nostalgici)

Il cast del Festival rappresenta tutte le "musiche" italiane, a parte il rock. Attesa per il ritorno di Mengoni e Giorgia. Lazza è il vero outsider in quota rap

Ultimo, Oxa, Cugini. L'Amadeus quater soddisfa tutti (anche i nostalgici)

Difficile rinnovare il rinnovamento e quindi questo cast di Sanremo è meno rivoluzionario degli altri di Amadeus. Ma è stato lui, soffiando con benemerito intuito su di una scintilla accesa da Claudio Baglioni, a celebrare la più riuscita rinascita musicale della storia del Festival di Sanremo, quindi ora gli è bastato solo confermarla. Arginato lo scivolamento di Sanremo verso la geriatria musicaltelevisiva, ora il Festival gioca alla pari con l'attualità. E così, quando ieri Amadeus ha annunciato il cast al Tg1 delle 13.30, più che le novità hanno paradossalmente fatto più effetto i nomi «ripescati» come quelli di Anna Oxa o Gianluca Grignani o quelli di debuttanti imprevisti come i Cugini di Campagna che, a Sanremo per la prima volta, celebreranno quantomeno i cinquant'anni di Anima mia.

Ma tra i ventidue artisti in gara, ai quali il 16 dicembre si aggiungeranno per la prima volta altri 6 giovani, ci sono molte linee guida che fanno della settantatreesima edizione una delle musicalmente più sfaccettate degli ultimi anni (anche se il rock è il grande assente). C'è il ritorno di due vincitori, ossia gli attesissimi Giorgia e Marco Mengoni e c'è quello di Elodie e di Ultimo quattro anni dopo aver polemizzato per il secondo posto del 2019: scelta coraggiosa la sua, se non altro perché, con un tour negli stadi appena finito e un altro già in prevendita, non ha certo bisogno di un rilancio. Di sicuro ne hanno bisogno i Modà, spariti dai radar del grande pubblico e senza dubbio in cerca di nuova luce.

Poi c'è il capitolo «reunion», forse il meno inedito di tutti. Arrivano Paola e Chiara, appena viste a San Siro con Max Pezzali, e gli Articolo 31 di J-Ax e Dj Jad che già avevano fatto concerti insieme nel 2018 ma stavolta hanno le idee più chiare, visto che hanno anche un disco pronto. J-Ax aveva detto mai a Sanremo ma «lo sai chi non cambia mai idea? Gli ottusi o i morti. Avevo detto mai Sanremo e ci vedremo all'Ariston». La conferma che il Festival è tornato davvero a essere decisivo per tutti gli artisti, nessuno escluso. Non poteva rinunciarci Tananai, ultimo classificato a febbraio ma prontissimo a salire in classifica magari superando la sua compagna nel tormentone di Fedez La dolce vita, ossia Mara Sattei, vero nome Sara Mattei. Fase decisiva per lei. L'aveva attraversata bene Madame, che si ripresenta molto più quotata e conosciuta di quando ha cantato Voce nel 2021. Passo inevitabile, il ritorno al Festival, anche per i Coma Cose, che all'Ariston l'anno scorso avevano davvero acceso a tutti le Fiamme negli occhi e stavolta arrivano in stato di grazia (almeno a giudicare dall'ultimo disco Un meraviglioso modo di salvarsi). Anche per Levante questo Festival sarà decisivo perché, dopo esser diventata mamma di Alma Futura, torna in pista e vedremo come.

E poi c'è la quota rap. Se Mr. Rain ha già quattro dischi e un seguito affezionato al suo personalissimo modo di scrivere, Rosa Chemical è stato intravisto dal pubblico del Festival solo a febbraio cantando con Tananai una versione piuttosto stralunata di A far l'amore comincia tu. Ma è una sorpresa in gara. Vero nome Manuel Franco Rocati, torinese classe 1998, prova a fare il vero salto da una popolarità «verticale» a una più trasversale: tutto come sempre dipenderà dalla canzone. Per Lazza è diverso: è nella posizione di Rkomi nell'ultima edizione (disco più venduto dell'anno) ma si spera abbia un altro esito. In fondo, la sorpresa è il bello dei Festival più riusciti. Ricordate cosa capitò a Colapesce e Dimartino, arrivati a Sanremo senza troppe chances (sulla carta) e poi vincitori di fatto con Musica leggerissima? Stavolta ritornano, l'effetto sorpresa non c'è più ma la qualità è garantita. Idem per Leo Gassmann, voce e garbo sicuri. Meno certezze invece per Ariete (Arianna Del Giaccio, classe 2002) e per Lda, ossia Luca D'Alessio figlio di Gigi.

La prima si impegnerà a far uscire dalla cameretta il suo pop introspettivo. Il secondo a sganciarsi definitivamente, dopo aver iniziato a farlo con Amici, dal ruolo di figlio d'arte. Insomma, ventidue concorrenti e ventidue sfide diverse. E non sempre la vera vittoria è arrivare primi.

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