Valle dei Templi: una ditta si accorge del cemento scadente e rifà il ponte

I responsabili dell'impresa si accorgono che un fornitore ha venduto cemento depotenziato: immediata la decisione di abbattere l'opera e di ricostruirla da capo

Non sembra neppure una notizia italiana. Almeno, di una certa Italia tristemente nota. Un'impresa che stava costruendo un sottopassaggio per i pullman, nell'area della Valle dei Templi di Agrigento, si è accorta che il calcestruzzo usato, acquistato da un'altra ditta, era «depotenziato» e così ha informato il committente, l'ente Parco archeologico, e ha deciso di demolire a proprie spese il lavoro,per ricominciare daccapo la realizzazione dell'opera.
Il deficit del cemento armato è emerso dalle analisi di laboratorio realizzate su dei campioni. Ulteriori carotaggi hanno confermato che nel calcestruzzo usato c'era troppa sabbia.
La Diparc, questo il nome dell'impresa, con sede a Favara, nell'Agrigentino, ha cominciato la demolizione immediatamente e ne avrà per tre giorni, prima di ricominciare i lavori per la costruzione del tunnel, che dovrebbe servire a decongestionare il traffico automobilistico nell'area del Parco archeologico. I lavori per il completamento dell'opera dovrebbero durare fino a metà dicembre per poi lasciare spazio, a gennaio, alla fase decorativa. L'opera, secondo il progetto di Comune ed ente Parco, costerà 220 mila euro.
«Volevamo e vogliamo garantire sicurezza ai visitatori della Valle», ha detto il direttore dell'ente Parco Pietro Meli.
Intanto, la procura di Agrigento ha aperto un fascicolo per un'inchiesta conoscitiva, di cui si sta occupando il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e il sostituto Adriano Scudieri.


Come si ricorderà, a causa del calcestruzzo depotenziato, lo scorso 28 luglio il gip di Agrigento Alberto Davico ha disposto il sequestro dell'ospedale San Giovanni di Dio, di cui è stato nominato custode giudiziario il sottosegretario Guido Bertolaso.

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