Valle d'Itria di charme tra borghi e masserie a due passi dal mare

I trulli di Alberobello, la magia di Ostuni le ceramiche di Grottaglie e la rinascita di Bari per un gran finale di stagione

Camilla Golzi Saporiti

La pioggia e il freddo di maggio hanno portato via un mese di estate. Per riscattarlo ci sono settembre e ottobre, con il sole ancora intenso, il mare più caldo, le giornate sempre lunghe e le atmosfere quasi rarefatte. È la nostalgica fuga che chiude l'estate; è l'ultima chance alla vigilia dell'autunno; è anche la nuova tendenza di un turismo più sofisticato che, allergico a calche e sold out, segue un calendario controcorrente per muoversi verso mete ormai molto battute e riuscire a godersele nella tranquillità. Belle, versatili e finalmente vivibili. Vicine, mediterranee, ideali per un long weekend. Da Mykonos a Formentera, dalla Costa Smeralda alle isole della Sicilia, fino a quello spicchio di Puglia che è la Valle d'Itria.

Una manciata di terra tra Bari e Brindisi che ritaglia un piccolo mondo senza tempo. Dove il cielo blu, il mare turchese e le campagne gialle bruciate dal sole incorniciano borghi e paesi, trulli e masserie. Dove i sapori, i profumi e le tradizioni non si perdono tra le mode. Dove la fama del made in Puglia non cambia l'anima della regione. Dove il silenzio della campagna, i riflessi del mare, la storia delle antiche dimore contadine, i tesori dell'orto e gli ulivi secolari esprimono l'essenza locale. Fiera, intensa, solare. E mentre scorrono scorci di autentica Puglia, in pochi chilometri si raggiungono luoghi da vedere almeno una volta nella vita.

Come l'arroccata Polignano a Mare, magica al tramonto, o il rione Monti di Alberobello, un dedalo di vie e viette interamente costellato di trulli imbiancati a calce e sormontati da tetti conici; o lo storico quartiere delle ceramiche di Grottaglie, laboratorio a cielo aperto dove vengono plasmati a mano, con l'arte e la pazienza di una volta, piatti, tazzine, piastrelle, i tipici pumi e le colorate pupe.

E poi Ostuni, l'affascinante Città Bianca. Che merita un giro per la piazza principale, poi su nelle vie del centro storico e, tra negozietti e ristoranti con vista sui bastioni lungomare, come la Taverna della Gelosia (in via Andriola 26), si arriva alla Cattedrale. Sosta culturale e poi aperitivo o dopocena al Riccardo Caffè (www.riccardocaffe.com), locale ricavato all'interno di una grotta dove, tra luci soffuse e arredo minimal, si dimentica ogni impegno e pensiero. Stessa cosa succede nella vicina Cisternino, incantevole borgo, nella hit dei più belli d'Italia, famoso per la carne al fornello. «La vecchia usanza di cucinare la carne, dalle bombette di maiale agli involtini di manzo, direttamente nei fornelli delle macellerie e di cenare su panche e tavolini all'aperto negli ultimi anni è diventata una moda «gustosa» molto apprezzata», spiegano i ristoratori. Meno note ma altrettanto belle, Locorotondo, una delle top «terrazze» della Puglia: a quattrocento metri dal livello del mare, domina tutto il territorio attorno, regalando un panorama d'eccezione.

A breve distanza, la nobile e barocca Martina Franca. E, sempre vicino, Fasano e Savelletri, regni delle masserie. Mimetizzate, quasi nascoste nella macchia mediterranea, sfilano una dietro l'altra. Diverse tra loro per dimensioni, comfort e strutture, conquistano coppie e famiglie di tutte le età in cerca di rifugi di charme. Tra la raffinatezza del San Domenico, l'esteso Borgo Egnazia e le più raccolte Masseria Cimino e Torre Coccaro, la novità è Masseria Torre Maizza (info e prenotazioni: www.roccofortehotels.com/it/hotels-and-resorts/masseria-torre-maizza; chiusura di stagione: 3 novembre).

Fresca di restyling firmato Rocco Forte Hotels, la candida struttura unisce gusto locale e tocco di stile. Con campo da golf (6 buche), piscina, sei ettari di vegetazione pennellata e bungaville di tutti i colori, è un'oasi di serenità che riempie la vista e rigenera dalla colazione home made all'aperitivo sul rooftop vista ulivi al dopocena all'ombra delle viti con musica live di sottofondo. Prima di tornare alla routine, una scappata a Bari, incoronata da Lonely Planet tra le dieci mete europee del 2019.

La bibbia del turismo sceglie il capoluogo pugliese come unica città italiana da premiare per l'anno, con una motivazione ben precisa: «Da città portuale un tempo malridotta si gode la rinascita avvenuta nel corso di un decennio: Bari sta tornando alla ribalta».

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