Vallonia (extra)ordinaria da Namur fino a Waterloo

Dalle città d'arte ai musei insoliti, dai paesaggi del Barbante Vallone alla prima banca dati della storia

Elena Luraghi

Città d'arte e piccole mete di charme, monumenti straordinari, siti protetti dall'Unesco e paesaggi pennellati di verde dove un paio di secoli fa è stata scritta la storia dell'Europa. La Vallonia sorprende per le molte proposte turistiche, a partire da Liegi, che all'atmosfera accogliente e cosmopolita affianca un patrimonio storico e artistico inaspettato, dal Museo della Vita Vallone (nell'antico convento dei frati minori), al Sentier des Coteaux, un dedalo di stradine che dal centro si snoda sulla collina, fino alla Montagna di Bueren, la scalinata di 374 gradini realizzata nel 1875 per collegare la città alla caserma della Cittadella.

Per respirare il clima conviviale della terza città belga non si possono perdere il Marché de la Batte (il mercato domenicale sulle rive della Mosa) e il quartiere Le Carré nel centro storico, meta di shopping e movida, ma anche il nuovo museo La Boverie è una tappa imprescindibile: dedicato alle Belle Arti, è stato riaperto un paio d'anni fa con la nuova ala in vetro disegnata da Rudy Ricciotti. A Namur, capitale della Vallonia, protagoniste sono la Cittadella costruita su uno sperone roccioso e la chiesa di Saint-Loup, voluta nel XVII secolo dai Gesuiti. In Place du Marché aux Légumes i tigli secolari ombreggiano le residenze del XVIII secolo, e il museo provinciale Félicien Rops mette in mostra i lavori dell'artista in un'antica dimora nobiliare nel cuore della città vecchia. Anche Mons, con la Collegiata gotico brabantina di Sainte-Waudru e il Beffroi, unica torre civica in stile barocco di tutto il Belgio (protetta dall'Unesco), riserva sorprese: il Carro d'Oro che da 657 anni viene utilizzato per la processione di maggio dichiarata dall'Unesco Patrimonio orale e immateriale dell'Umanità, il Museo del Doudou e il Mundaneum, la prima banca dati della storia considerata l'antesignana di Google. La storia è di casa anche a Tournai: tra le città belghe più antiche, regala la scoperta della cattedrale Notre-Dame dall'imponente navata romanica lunga 130 metri. Quindi la triangolare Grand-Place, ricostruita fedelmente all'originale dopo i bombardamenti del 1940, e il Beffroi più antico della nazione (risale al 1188). Il passato va in scena pure a Charleroi, ma integrato con brio nella dimensione contemporanea di questa cittadina tutta da scoprire, come si avverte al cospetto dei suoi tesori più famosi: dalla street art che colora i muri della città industriale, al centro d'arte contemporanea BPS22, al museo della fotografia tra i più vasti e importanti d'Europa, con una raccolta di oltre 80mila immagini.

Intorno si aprono a vista d'occhio i paesaggi del Barbante Vallone, provincia verde a 30 km da Bruxelles, dove il 18 giugno 1815 si è svolta l'epica battaglia di Waterloo che ha sancito la fine dell'impero di Napoleone: un viaggio indietro nel tempo, anzi, nelle radici dell'Europa, con la Collina del Leone, il Panorama della Battaglia e il Memoriale 1815 dove i fatti storici sono narrati attraverso un percorso multisensoriale di grande effetto scenico. Poi fra castelli e giardini si arriva a Dinant, petit città d'arte dove è nato monsieur Adolphe Sax, l'inventore del sassofono, e dove 408 gradini (o una comoda teleferica) conducono alla Cittadella con vista sul fiume e la Valle della Mosa.

Infine, Durbuy.

La «più piccola città del mondo» (il rango di città risale al 1331), con il più grande parco topiario del pianeta aperto al pubblico: 10mila mq di bossi e cespugli che disegnano originali e suggestive sculture vegetali. Tutto, volutamente, senza neanche un fiore. Info: www.valloniabelgioturismo.it

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