
Non sono molto confortanti gli aggiornamenti serali che arrivano dal Gemelli dove è ricoverato Papa Francesco. "Le condizioni cliniche del Santo Padre rimangono critiche, ma stazionarie. Non si sono verificati episodi acuti respiratori ed i parametri emodinamici continuano ad essere stabili". Nelle ultime ore il pontefice ha effettuato una nuova tac di controllo già programmata "per il monitoraggio radiologico della polmonite bilaterale. La prognosi rimane riservata", spiega la nota diramata dalla sala stampa vaticana.
In mattinata dopo aver ricevuto l’Eucarestia, ha ripreso la sua attività lavorativa: è importante sottolineare, comunque, l'assenza di crisi respiratorie come si legge sul bollettino e la stazionarietà dei parametri emodinamici, ossia il monitoraggio di tutto ciò che riguarda pressione sanguigna, flusso sanguigno, funzionalità cardiaca e molti altri.
Il parere sul bollettino
Secondo il bollettino di questa sera le condizioni del Papa "rispetto a qualche giorno fa, quando c'erano le crisi respiratorie, sembrano migliorate, quantomeno sono stabili. E anche i parametri ci dicono che sta rispondendo alla terapia. E questo è un fatto buono": lo ha speigato all'Adnkronos Salute il professor Giorgio Sesti, docente di Medicina interna all'università Sapienza di Roma. Un'altra notizia positiva è che "non sono subentrate ulteriori complicanze, perché in questi casi la fragilità del quadro clinico è tale che potrebbero purtroppo esserci. Invece non si sono presentate e questa è un'ottima notizia. Abbiamo comunque 'condizioni stabilmente critichè, senza uscire da una prognosi riservata, il che vuol dire che non si sa ancora quando sarà la guarigione e cosa attendersi a breve", conclude.
Il pensiero su abusi e intelligenza artificiale
Nonostante la salute precaria, Papa Francesco non si risparmia nemmeno dall'ospedale da dove continua a lavorare: in giornata ha rivolto un forte richiamo alla responsabilità per tutti coloro che usano l'intelligenza artificiale sottolineando la volontà di rafforzare la protezione dei minori dagli abusi sessuali ed "estirpare questo cancro dalla società". Il pontefice è preoccupato dalle minacce di alcune aree dello sviluppo tecnologico nviando un messaggio a centinaia di persone che a Lima, in Perù, stanno partecipando al "IV Congresso latinoamericano del Ceprome". "Non essendoci la nostra mano nella produzione di questi materiali si potrebbe creare la falsa illusione che non siamo noi a 'farè qualcosa di vergognoso: aggredire una persona, rubare un'immagine, usare un concetto o un'idea di un altro, esporre qualcosa di intimo che dovrebbe rimanere nella sfera privata della persona. Ma non è vero - ha stigmatizzato il Papa - la macchina esegue i nostri ordini, realizza, non prende le decisioni, ma è programmata per farlo". Da questo ampio discorso la richiesta "ai singoli, ai progettisti di queste tecnologie e alle autorità competenti di imporre limiti e norme chiare e concretamente misurabili che permettano di perseguire il loro uso dannoso o criminale".
La preghiera delle scuole
Si terrà mercoledì 26 febbraio una preghiera collettiva che unirà tutte le scuole cattoliche Fidae unite per il pontefice. "In questo tempo speciale, sentiamo il desiderio di stringerci con affetto attorno a papa Francesco, nostro padre e guida nella fede.
Il Santo Padre porta ogni giorno sulle sue spalle il peso della Chiesa e del mondo, annunciando con forza il Vangelo della pace, dell'amore e della speranza", afferma la presidente, Virginia Kaladick, con l'auspicio che il Signore possa donargli "salute, forza e consolazione. Ogni comunità scolastica è invitata a dedicare un momento speciale di preghiera, affinché Papa Francesco senta il nostro sostegno e la nostra vicinanza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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