
Le condizioni di salute di Papa Francesco sono "stabili" e la "prognosi rimane riservata": sono queste le primissime informazioni della Santa Sede in merito al bollettino serale sulle condizioni di salute del Santo Padre. La buona notizia è che Bergoglio rimane "vigile e orientato" e non si sono avuti nuovi episodi di broncospasmo. "Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili. Ha alternato la ventilazione meccanica non invasiva a lunghi periodi di ossigenoterapia ad alti flussi, mantenendo sempre una buona risposta agli scambi gassosi. Il Santo Padre è apiretico e non mostra leucocitosi", è la nota del bollettino medico di oggi. Nel pomeriggio il Papa ha pregato e ricevuto l'Eucarestia, è di buon umore e prende lui le decisioni come hanno fatto sapere fonti vaticane.
Come sta il Papa
Rispetto a ieri, dunque, se non si possono considerare passi in avanti quantomeno sono state evitate nuove crisi: come si evince dal bollettino dell'equipe medica del Gemelli, il Papa non ha la febbre (apiretico) e non ha aumenti rischiosi di globuli bianchi nel suo sangue (leucocitosi) e che quindi non ci sono infezioni in corso. "I parametri emodinamici si sono sempre mantenuti stabili; ha continuato ad alimentarsi e ha regolarmente effettuato la fisioterapia respiratoria, collaborando attivamente. Non ha presentato episodi di broncospasmo", conclude il bollettino serale del 1° marzo. Anche in questo caso, sono buoni pure i vari valori del sangue (parametri emodinamici) e il fatto che Bergoglio abbia mangiato.
Nella giornata di ieri era stato detto chiaramente che sarebbero servite 24-48 ore per comprendere l'evoluzione del quadro clinico dopo la crisi, è probabile che avremo nuove e ulteriori informazioni nelle prossime ore. In serata è arrivata un'ulterore precisazione da fonti vaticane sul discorso alimentare: il Papa può mangiare solido e in tutti questi giorni non è mai stata menzionata l'alimentazione per via endovenosa.
La stima sul recupero
Per un paziente di 88 anni con più patologie, come il Papa, non solo vengono allungati i tempi per le dimissioni ma per un pieno e completo recupero servirà parecchio tempo stimato in almeno 60 giorni dal professor Stefano Nardini, ex presidente della Società italiana di Pneumologia. "I tempi si allungano per il ricovero, in questa situazione è utile una ventilazione non invasiva con una mascherina con ossigeno e pressione aumentata. Ma - ha aggiunto - potrebbe servire minino una settimana per sciogliere la prognosi. Una volta sciolta bisognerà poi decidere un percorso terapeutico e allora saranno più chiari i tempi per una eventuale dimissione. Tuttavia per tornare nelle condizioni di pieno recupero respiratorio serviranno almeno un paio di mesi".
Se è vero che il punto debole del pontefice riguarda i polmoni e una bronchite cronica riacutizzata già nel 2023, il suo quadro medico è molto più complesso. oltre agli interventi all'addome, c'è un problema al ginocchio che lo ha costretto a non poter camminare e stare sulla sedia a rotelle. "E l'immobilità - conclude Nardini - indebolisce l'organismo".
Testo dell'Angelus in forma scritta
Per la terza domenica consecutiva il testo dell'Angelus domenicale sarà diffuso in forma scritta come hanno fatto sapere dalla sala stampa vaticana. Il Papa, quindi, invierà il testo scritto che verrà letto ai fedeli alle ore 12 di domenica 2 marzo.
Per quanto riguarda l'ormai consueto rosario per la salute del Papa che ha inizio alle ore 21, questa sera si terrà all'interno della Basilica di San Pietro e non in piazza San Pietro, probabilmente a causa della pioggia. A guidarlo sarà il cardinale Claudio Gugerotti, perfetto del Dicastero per le Chiese Orientali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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