Papa Francesco contro la cancel culture: "Non tollera differenze, porta avanti ideologie che dividono"

Il pontefice è tornato a parlare di aborto: "Nessun bambino è un errore o è colpevole di esistere". Poi sulla situazione internazionale: "Minaccia di una guerra mondiale è sempre più concreta"

Papa Francesco contro la cancel culture: "Non tollera differenze, porta avanti ideologie che dividono"
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Attenzione alle fake news e all'intelligenza artificiale, combattiamo la cancel culture. Nel discorso di inizio anno al corpo diplomatico, letto da monsignor Ciampanelli, Papa Francesco s'è detto particolarmente preoccupato dal "tentativo di strumentalizzare i documenti multilaterali - cambiando il significato dei termini o reinterpretando unilateralmente il contenuto dei trattati sui diritti umani - per portare avanti ideologie che dividono, che calpestano i valori e la fede dei popoli". Per il pontefice si tratta di una vera colonizzazione ideologica che, secondo programmi studiati a tavolino, tenta di sradicare le tradizioni, la storia e i legami religiosi dei popoli: "Si tratta di una mentalità che, presumendo di aver superato quelle che considera 'le pagine buie della storia', fa spazio alla cancel culture; non tollera differenze e si concentra sui diritti degli individui, trascurando i doveri nei riguardi degli altri, in particolare dei più deboli e fragili".

Papa Francesco ha messo in guardia dal diffondersi di fake news, che rischiano di generare un “clima di sospetto” che “fomenta l’odio, pregiudica la sicurezza delle persone e compromette la convivenza civile e la stabilità di intere nazioni”. Il moderno progresso scientifico rappresenta sicuramente vantaggi per l’umanità, ha proseguito il pontefice, ricordando la semplificazione di molti aspetti della vita quotidiana. Ma allo stesso tempo “non se ne possono tacere i limiti e le insidie, poichè spesso contribuiscono alla polarizzazione, al restringimento delle prospettive mentali, alla semplificazione della realtà, al rischio di abusi, all'ansia e, paradossalmente, all'isolamento, in particolare attraverso l'uso dei social media e dei giochi online".

Il Papa argentino s'è inoltre soffermato sull'intelligenza artificiale, tema che gli sta molto a cuore. L'incremento dell'Ai "amplifica le preoccupazioni relative ai diritti di proprietà intellettuale, alla sicurezza del lavoro per milioni di persone, al rispetto della privacy e alla protezione dell'ambiente dai rifiuti elettronici (e-waste)". E ancora: "Quasi nessun angolo del mondo è rimasto inalterato dall'ampia trasformazione culturale determinata dagli incalzanti progressi della tecnologia, ed è sempre più evidente un allineamento a interessi commerciali, che genera una cultura radicata nel consumismo".

Non è mancato un riferimento all’aborto, argomento che ha spesso acceso il dibattito presso l’opinione pubblica. Papa Francesco ha definito “inaccettabile” parlare di un cosiddetto “diritto all’aborto”, che a suo avviso “contraddice i diritti umani, in particolare il diritto alla vita”. Tutta la vita va protetta, in ogni suo momento, dal concepimento alla morte naturale, il messaggio del religioso: “Perché nessun bambino è un errore o è colpevole di esistere, così come nessun anziano o malato può essere privato di speranza e scartato".

Forte preoccupazione anche per le varie crisi internazionali. Papa Francesco ha invocato la diplomazia e il dialogo per scongiurare la sempre più concreta minaccia di una guerra mondiale: "È questa l'unica via per spezzare le catene di odio e vendetta che imprigionano e per disinnescare gli ordigni dell'egoismo, dell'orgoglio e della superbia umana, che sono la radice di ogni volontà belligerante che distrugge". Per quanto concerne il Medio Oriente, Bergoglio ha rinnovato l'appello a un cessate-il-fuoco e alla liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza – “dove c'è una situazione umanitaria gravissima e ignobile” – e ha chiesto che la popolazione palestinese riceva tutti gli aiuti necessari.

"Non possiamo minimamente accettare che si bombardi la popolazione civile o si attacchino infrastrutture necessarie alla sua sopravvivenza. Non possiamo accettare di vedere bambini morire di freddo perché sono stati distrutti ospedali o è stata colpita la rete energetica di un Paese" ha aggiunto il Papa.

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