Il Papa loda le Ong e chiede frontiere aperte, ma ignora lo scopo politico dei "samaritani"

Ancora una volta, Papa Francesco ha dimostrato la sua vicinanza alla Ong di Luca Casarini, lodando l'opera delle navi dei migranti e chiedendo le frontiere aperte per l'ingresso

Il Papa loda le Ong e chiede frontiere aperte, ma ignora lo scopo politico dei "samaritani"
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Quella che sembra una "amicizia" ben radicata tra il Vaticano e la Ong Mediterranea Saving Humans continua a produrre i suoi effetti. Papa Francesco ha fatto ancora una volta "promozione" all'organizzazione di Luca Casarini, citandola durante la consueta udienza del mercoledì in piazza San Pietro. Non stupisce, visto che nell'ultima missione nel Mediterraneo di Mare Jonio, Ong di Mediterranea Saving Humans, la barca era accompagnata da una finanziata dai vescovi.

"Voglio concludere riconoscendo e lodando l’impegno di tanti buoni samaritani, che si prodigano per soccorrere e salvare i migranti feriti e abbandonati sulle rotte di disperata speranza, nei cinque continenti", ha dichiarato il Papa durante l'udienza, usando la parola "abbandonati" per rendere più efficace la sua reprimenda. Tuttavia, i migranti non sono "abbandonati" ma si pongono volontariamente sulle rotte della morte pagando migliaia di euro a trafficanti di uomini che li caricano a bordo di carrette malconce. Sono i "naufraghi alla partenza", consapevoli che in qualche modo qualcuno li andrà a recuperare. "Questi uomini e donne coraggiosi sono segno di una umanità che non si lascia contagiare dalla cattiva cultura dell’indifferenza e dello scarto. E chi non può stare come loro 'in prima linea', non per questo è escluso da tale lotta di civiltà: ci sono tanti modi di dare il proprio contributo", ha proseguito il Papa riferendosi agli equipaggi delle Ong.

Il Santo Padre ignora le violazioni commesse da queste navi nel Mediterraneo, non fa menzione dello scopo politico di ogni missione condotta esclusivamente sui canali che conducono in Italia. Eppure, nel Mediterraneo, ci sono molte rotte e quella attualmente più battuta corre tra Africa e Spagna. Eppure lì le Ong operano a ranghi ridotti, quando ci sono. Nel corso dell'udienza, il Papa ha esortato l'Italia e gli altri Paesi ad aprire le frontiere, perché "non è attraverso leggi più restrittive, non è con la militarizzazione delle frontiere, non è con i respingimenti che si risolve il dramma dei migranti". Ma l'Europa, per istinto di conservazione e di tutela, visto l'elevata esposizione al terrorismo, come dimostra anche l'ultimo evento di Solingen, sta valutando proprio queste opzioni, perché non può rischiare di far entrare soggetti pericolosi.

Quindi ha ribadito: "Su una cosa potremmo essere tutti d'accordo: in quei mari e in quei deserti mortali, i migranti di oggi non dovrebbero esserci. Ma non è attraverso leggi più restrittive, non è con la militarizzazione delle frontiere, non è con i respingimenti che otterremo questo risultato".

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