La guerra in Ucraina come l'Operazione Reinhard, ovvero l'eliminazione sistematica degli ebrei polacchi portata avanti dai nazisti. Un paragone forte quello che ha fatto il Papa questa mattina nel corso dell'udienza generale in Aula Paolo VI. Lo ha pronunciato nel corso dei saluti ai pellegrini di lingua polacca, ricordando il recente anniversario ricordato dal Centro per le Relazioni Cattolico-Ebraiche dell'Università Cattolica “Giovanni Paolo II” di Lublino.
"Durante la Seconda Guerra Mondiale - ha detto il Papa riferendosi all'Operazione Reinhard - ha provocato lo sterminio di quasi due milioni di vittime, soprattutto di origine ebraica. Il ricordo di questo orribile evento susciti in tutti noi propositi e azioni di pace. E la storia si ripete vediamo adesso cosa succede in Ucraina".
Queste parole arrivano in un periodo non facile nelle relazioni Vaticano-Mosca, dopo che Bergoglio aveva parlato di crudeltà dei soldati di Putin in un'intervista alla rivistaAmerica, attribuendole soprattutto ai ceceni e ai buriati. Un'accusa che aveva indispettito non poco il Cremlino provocando prima una reazione della portavoce del ministro degli esteri, Maria Zakharova e poi quella di Serghei Lavrov in persona che aveva definito addirittura "non cristiane" le parole papali.
Il ministro degli esteri russo, peraltro, è l'uomo che sin dall'inizio del conflitto sta tenendo il canale aperto con la Santa Sede come ha confermato Francesco nella stessa intervista, spiegando di aver ricevuto proprio da Lavrov una risposta gentile ma non positiva alla sua disponibilità a viaggiare a Mosca per tentare una negoziazione.
Da tempo si parla della Santa Sede come di un possibile attore protagonista in un'eventuale mediazione tra Russia ed Ucraina e la diplomazia ponticia in questi quasi dieci mesi di guerra ha lavorato molto, specialmente sul fronte del rilascio dei prigionieri e grazie all'esperienza della Segreteria di Stato.
Il paragone con l'Operazione Reinhard potrebbe pregiudicare il ruolo della Santa Sede in un possibile tavolo di pace tra Kiev e Mosca? Si vedrà nelle prossime ore se ci saranno reazioni dal Cremlino alle affermazioni di Francesco. Durante l'intera operazione tra il 1942 ed il 1943 furono assassinati quasi due milioni di ebrei polacchi internati nei lager di Treblinka, Belzec e Sobibor.
La Reinhard fu infatti il progetto di sterminio della popolazione ebraica nella Polonia occupata dai nazisti affidato da Heinrich Himmler, capo della Gestapo e delle Waffen - SS, al tenente generale Odilo Globocnik in collaborazione con Philipp Bouhler già responsabile del programma di eutanasia nei confronti di disabili fisici e mentali, Aktion T4.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.