L'indiscrezione sulle parole pronunciate da Papa Francesco durante l'Assemblea dei vescovi, quando ha dichiarato che "c'è troppa frociaggine" nei seminari, ha aperto un fronte nuovo all'interno della Chiesa. Nella giornata di oggi, la sala stampa Vaticana ha rilasciato una not in cui sottolinea che "nella Chiesa c'è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c'è spazio per tutti" e, aggiunge, "il Papa non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l'uso di un termine, riferito da altri".
Il parroco pugliese don Dino D'Aloia, direttore dell'ufficio di pastorale con le persone Lgbtq, ha scritto una lettera aperta al Pontefice, contestando le sue parole e sottolineando che, nonostate lo leghi al Papa un profondo affetto, "certe volte non comprendo il tuo fare un passo avanti e uno indietro. Faccio riferimento alla frase molto infelice sulla 'frociaggine' di tanti preti, frase che il Vaticano non ha smentito (e questo vuol dire che ha confermato) e ancor di più al rifiuto di accogliere in seminario chi ha 'tendenze omosessuali molto radicate'". Il prete prosegue spiegando al Papa, e a chiunque abbia modo di leggere la lettera, che "l'orientamento omosessuale non é una scelta ma una condizione che si scopre di avere, a volte con grande sofferenza. È ovvio che nel sacerdozio celibatario attualmente sostenuto dalla Chiesa così come per gli eterosessuali anche per gli omosessuali non c'è posto per rapporti fisici intimi ma non capisco perché un omosessuale dovrebbe essere escluso dal seminario e dal sacerdozio solo perché senza sua scelta si ritrova a vivere la sua condizione affettiva".
Secondo quanto appreso dall'Adnkronos, le parole esatte del Pontefice sarebbero state: "Guardate: c'è già un'aria di frociaggine in giro che non fa bene. C'è una cultura odierna dell'omosessualità rispetto alla quale chi ha un orientamento omosessuale è meglio che non sia accolto. È molto difficile che un ragazzo che ha questa tendenza poi non cada perché vengono pensando che la vita del prete li possa sostenere ma poi cadono nell'esercizio del ministero".
Alcuni vescovi presenti all'incontro a porte chiuse hanno raccontato all'agenzia che il Papa ha utilizzato l'espressione rispondendo ad alcuni vescovi in merito alla mozione favorevole all'accoglienza nei seminari per chi ha tendenze omosessuali. Mozione che, però, non ha mai ricevuto la firma del Papa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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