
Pur nella stabilità complessiva, le condizioni di salute di Papa Francesco rimangono quelle del bollettino di ieri sera, "una condizione che i medici continuano a definire in questo momento stabile, però resta il quadro di complessità e la prognosi rimane riservata, con tutti i rischi che questo presuppone e che rimangono". É quanto emerge dalla sala stampa vaticana dove viene ribadito che "all'interno di questo contesto il quadro è di complessità". Il bollettino di domani avrà "qualche informazione in più per quanto riguarda l'andamento della terapia". Il Vaticano ha spiegato che "per quanto riguarda la somministrazione di ossigeno al Papa, continua l'alternanza tra notte e giorno: ventilazione meccanica di notte con la mascherina e ossigenazione ad alti flussi durante il giorno, tramite le cannule al naso".
Come è trascorsa la giornata
Nella giornata di ieri l'equipe medica del Gemelli aveva già spiegato che il prossimo bollettino medico del pontefice sarebbe stato diramato sabato 8 marzo. Gli aggiornamenti odierni, tra cui questi ultimi serali, sono stati diramati dalla Santa Sede che ha spiegato la giornata di Bergoglio che si è alternato "tra riposo, preghiera, le terapie prescritte e la fisioterapia - sia motoria che respiratoria - un po' di lavoro". In mattinata il pontefice "è stato circa 20 minuti in cappella per un momento di preghiera. Poi ha continuato l'attività lavorativa nel corso della giornata".
Il collegamento Giovanni Paolo II
Non è certamente un bel primato ma quest'oggi, con 22 giorni già trascorsi al Gemelli, Papa Francesco ha eguagliato la permanenza di San Giovanni Paolo II che fu ricoverato dopo l'attentato del 1981 da Alì Agca in Piazza San Pietro avvenuto prima dell'udienza generale del 13 maggio quando Papa Wojtyla fu trasferito d'urgenza al nosocomio romano.
"Audio del Papa un atto di coraggio"
"Un atto di coraggio": lo ha definito così Padre Enzo Bianchi, fondatore della comunità monastica di Bose, l'audiomessaggo che ieri sera ha inviato il pontefice a quanti stavano pregando per lui con il rosario in mano in Piazza San Pietro. "L'impressione è stata quella di un uomo che vuole una grande trasparenza, non vuole leggende sulla sua agonia, sulla sua morte, a costo di fare sentire una voce ormai dell'uomo che è quasi alla fine della sua vita ma che fa tutti gli sforzi per mandare il messaggio e dire: 'ci sono, non fate favole su di me, io finché il Signore non mi chiama sono Papa a tutti gli effetti"', ha spiegato all'AdnKronos. Per Bianchi, l'audio messaggio con la voce affaticata del Pontefice nella sua Piazza è stato "un atto di coraggio per dire 'smettetela di fare favole"'.
Il tema delle dimissioni
Con il pontefine ancora in prognosi riservara diventa praticamente impossibile ipotizzare quando potrebbe essere dimesso e tornare a Santa Marta. Lo dice chiaramente anche il cardinale Angelo De Donatis che a Rtl 102.
5 ha spiegato che è bene non fare nessuna previsione. "Dimissioni del Papa? Ha sempre la battuta pronta su queste questioni, non farei nessuna previsione. Lasciamo a chi guida la storia, al Signore, quali devono essere le linee del futuro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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