Foggia - Cresce la polemica sulla linea di autobus a uso esclusivo dei cittadini immigrati. "La linea per gli extracomunitari di Foggia,
che ha il sapore della separazione, deve essere abolita al più
presto". A chiederlo il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. "Apprendo solo dagli organi di informazione, motiva in una nota,
dell’istituzione di una linea di autobus che a Foggia impedirebbe ai
cittadini extracomunitari del centro di accoglienza di Borgo
Mezzanone di usufruire dei normali servizi di linea cittadini. Credo
che l’amministrazione di Foggia debba al contrario, se c’è richiesta,
moltiplicare i servizi ordinari per tutti. E che la linea per gli
extracomunitari di Foggia, che ha il sapore della separazione,
debba essere abolita al più presto".
Il sindaco: "Abbiamo realizzato un servizio aggiuntivo" Ma il sindaco Orazio Ciliberti si difende dalle accuse piovutegli addosso. "Abbiamo realizzato un
servizio aggiuntivo per integrare e includere. Gli immigrati, come
tutti i cittadini foggiani, possono prendere qualsiasi mezzo. Non c’è mai stata volontà di segregazione - afferma ancora il
sindaco - l’amministrazione comunale e l’Ataf hanno inteso
realizzare un servizio aggiuntivo". "Le linee di trasporto che
interessano Borgo Mezzanone sono due - precisa il sindaco - una
ferma nei pressi della frazione. La seconda porta direttamente al
campo di accoglienza. Non c’è segregazione, non c’è apartheid". "Gli immigrati, come tutti i cittadini foggiani - afferma - possono
prendere qualsiasi tipo di mezzo, sono liberi di farlo.
Possono prendere, da sempre, liberamente, anche il mezzo che
ferma alla frazione ma che dista dal campo di accoglienza oltre un
chilometro". Ciliberti si dice rammaricato del fatto che "un’iniziativa
nata per potenziare l’accoglienza, l’integrazione e il servizio di
trasporto nell’area di Mezzanone sia stata interpretata in maniera
troppo sbrigativa e superficiale".
Fgci: "E' apertheid" "La scelta dell’Ataf, di dedicare un
pullman al trasporto dei immigrati è un primo passo verso
l’apartheid". Lo dice la Fgci, l’organizzazione giovanile del Pdci.
Che prosegue: "Mentre uomini e donne disperati muoiono ogni
giorno cercando di raggiungere il nostro Paese, la cultura
dell’accoglienza a Foggia si esprime attraverso la segregazione di
fatto.
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