C'è mancato davvero un pelo che il vento della Lega e del Pdl non si trasformasse in bufera e riuscisse a travolgere al primo turno un presidente di Provincia uscente sostenuto, Prodi style, da tutta la sinistra, compresa quella extraparlamentare. E invece alle Provinciali di Venezia la leghista Francesca Zaccariotto si è fermata, si fa per dire, al 48,4 per cento, mentre l'uscente Davide Zoggia si è dovuto accontentare del 41,9 per cento e della tenue speranza di ribaltare un risultato che pare già scritto.
Sono passati cinque anni e sembrano un'eternità. Nel 2004 lo stesso Zoggia entrò trionfalmente a Ca' Corner al primo turno, superando di slancio il 50 per cento e un centrodestra lacerato da conflitti interni. Anche stavolta, per la verità, Lega e Pdl ci hanno messo un po' a scegliere il candidato da opporre a Zoggia. Poi la scelta è caduta sul sindaco leghista di San Donà di Piave, Francesca Zaccariotto, appunto, che ha utilizzato tutti i 40 giorni a sua disposizione per recuperare il terreno perduto e condurre una campagna elettorale a tappeto per tutta la provincia, compresa Jesolo, la città di Zoggia. E proprio nella Jesolo del candidato di sinistra, alle Europee Pdl e Lega sono andate vicine al 70 per cento.
Ed è stato lì che Zaccariotto ha cominciato a sperare.
A un certo punto lo spoglio delle schede la dava vicina al 60 per cento, almeno fino a quando i risultati di Venezia città, dove il doge Cacciari qualche influenza ce l'ha ancora, l'hanno riportata sotto il 50 per cento e quindi a un ballottaggio che però la vede favoritissima. Anche in questo caso potrebbero rivelarsi decisivi i voti dell'Udc, che al primo turno, con Ugo Bergamo candidato, ha ottenuto il 5,6 per cento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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