Alberto Vignali
da La Spezia
Manca un mese alla prossima tornata elettorale e nello Spezzino sono tre le amministrazioni comunali in cui cambierà il sindaco. In generale, anche se non si confermeranno gli uomini, ci sarà comunque una sorta di continuità politica con molti schieramenti che seppure ideologicamente vicini si giocano la poltrona più alta.
Infatti sia a Brugnato, sia a Borghetto e Santo Stefano Magra il primo cittadino in carica non si è ricandidato. Claudio Galante (Forza Italia) a Brugnato è al suo terzo mandato, Pietro Croxatto (centro destra) a Borghetto ha deciso di fermarsi e Minella Mosca (Democratici di sinistra) a Santo Stefano è già stata eletta in Regione.
Non essendo compatibile con la doppia carica, per salvare la giunta,con un escamotage il ruolo del sindaco è stato affidato a Walter Bertoloni (Partito della Rifondazione comunista).
A Brugnato il centro destra, con anime diverse, esprime due liste antagoniste; una fa capo a Paolo Gregori (Fi) e l'altra a Corrado Fabiani (ex Margherita ed ora vicino il cento destra). Stesso discorso per Borghetto dove le due liste civiche di centro destra portano Claudio Del Vigo e Franco Biggi; il candidato della sinistra, Fabio Vincenzi, non verrà presentato.
A Santo Stefano lo scontro vede una lista di continuità con il diessino Juri Mazzati contro una «civica» guidata dal moderato Massimiliano Ratti.
Dall'esito delle ultime politiche - ma il dato è solo indicativo vista la particolarità degli schieramenti e la differenza delle tipologie elettorali - non ci dovrebbero essere imprevisti cambiamenti. Favoriti restano così Del Vigo (sostenuto da Croxatto che lo ha come vice, con il via libera esplicito anche di una parte del centrosinista) e Mazzati, mentre tra Gregori e Fabiani cè ancora aria di pareggio anche se quest'ultimo sembra avere qualche chances in più anche perché è sponsorizzato dal sindaco uscente Galante.
Resta solo, per Borghetto, la possibilità che Rifondazione comunista presenti una lista propria, scontenta di una nomination trasversale attorno alla figura di Del Vigo.
Insomma se nella Val di Vara ormai si parla apertamente di «derby del centrodestra», con le altre realtà politiche chiamate a fare un ruolo di secondo piano, per la vallata del Magra il problema è solo quello di come pensare lorganizzazione interna della prossima giunta, tutta chiaramente di spiccata impronta diessina.
Temi caldi dei programmi elettorali, generalmente ancora da sviluppare in attesa delle alleanze dellultima ora, sono lIci, ma più come sgravio fiscale alle imprese che come tassa sulla prima casa dei privati cittadini; infine, molto rilievo viene dato alle proposte che riguardano i progetti di lavori pubblici.
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