Verdi e Wagner, «gemelli» impossibili

L’obiettivo è fare andar d’accordo due tipi come Verdi e Wagner. Impresa impossibile? Al Museo Teatrale alla Scala ci credono, è c’è motivo di non dubitare. Negli ambienti salottieri e sfavillanti di questo prezioso scrigno, corpo unico con il teatro, che attraverso quadri, stampe, strumenti, porcellane e oggetti d’epoca esibisce la storia della musica colta e della prosa teatrale dal ’700 al ’900, sono state presentate ieri le iniziative per il prossimo triennio, fino al 2013 appunto, quando il museo compirà cento anni e in concidenza con il bicentenario della nascita, appunto, di Giuseppe Verdi e Richard Wagner. «Abbiamo in programma una grande mostra sui due compositori - ha spiegato il responsabile del museo, Renato Garavaglia - in parallelo con la stagione d’opera che, naturalmente, sarà all’insegna di entrambi». Un evento complesso da progettare e realizzare, reso possibile dall’intervento di un nuovo partner istituzionale, il gruppo industriale giapponese del tabacco Jti, rappresentato dal presidente di Jti Italia PierCarlo Alessiani, che supporterà l’attività del Museo per il prossimo triennio. L’incontro è stato anche l’occasione per fare il punto della situazione su una istituzione culturale milanese che ha molto da raccontare e che, per certi versi, è ancora tutta da scoprire. Sorpresa: quanti sanno che quello del Teatro alla Scala è il secondo museo più visitato di Milano, dopo il Cenacolo e prima di Brera, con oltre 200mila presenze l’anno? Certo, come spesso accade sui patrii lidi e, ancora più spesso, all’ombra della Madonnina, l’80% sono stranieri, ma tant’è. «Non c’è dubbio che dobbiamo inventarci delle cose per attirare proprio il pubblico di casa - ha sottolineato Garavaglia - ma i milanesi, lo sappiamo, sono ricettivi. Basti dire che, nella nostra unica partecipazione alla “notte bianca“, abbiamo dovuto interrompere l’accesso alle sale per il troppo pubblico. Ricordo, oltretutto, che siamo sempre aperti, anche il lunedì, e che con un solo biglietto è possibile visitare il museo e il teatro con tutti i suoi “segreti“, a cominciare dall palco e dal back stage»». Intanto prosegue il programma delle mostre temporanee (già otto dalla riapertura del 2004, dopo i lavori di restauro). Ora sta per concludersi quella sui cento anni dei Balletti Russi e seguirà, a metà maggio, un’esposizione documentaria su Gustav Mahler a Vienna.

«Stiamo progettando per il 2011 una mostra sul Bolshoi alla Scala, parter storico del teatro - ha aggiunto Garavaglia -, in collaborazione con l’Università di Milano, in occasione dell’anno della cultura russa in città». Per informazioni: Museo Teatrale alla Scala, largo Ghiringhelli 1, 02-88797473, www.teatroallascala.org.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica