Il Dal Verme riparte con le note di Amadeus

Lonquich affronta il Mozart dei concerti per pianoforte e orchestra

Il Dal Verme riparte con le note di Amadeus
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Dopo la pausa per il periodo delle festività natalizie, riprende l'80esima stagione concertistica dei Pomeriggi Musicali «80 anni suonati», domani (ore 10 e ore 20) e sabato (ore 17) al Teatro Dal Verme.

Ad aprire il calendario, il pianista Alexander Lonquich (nella foto) che, impegnato anche come direttore, presenterà un programma tutto mozartiano con l'Ouverture da «Le nozze di Figaro», il «Concerto n. 22 in Mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra K482» e il «Concerto n. 24 in Do minore per pianoforte e orchestra K491» (il concerto sarà anche replicato il 14 gennaio) al Cagnoni di Vigevano come secondo appuntamento del nuovo Circuito Sinfonico Lombardo. Le tre pagine in programma hanno in comune l'essere legate alla stessa città, Vienna, e alla stessa stagione (1785-1786) di felice sintonia tra Mozart e il pubblico della capitale imperiale. «Il compositore spiega Raffaele Mellace, nelle note di sala scrisse infatti i due concerti, legati da uno stretto rapporto tonale, per le consuete rassegne di concerti pubblici che lo vedevano sedere al pianoforte: il K482, pronto il 16 dicembre 1785, fu probabilmente eseguito già il 23 di quel mese; il K491, ultimato il 24 marzo successivo, venne presentato il 3 aprile; il primo maggio, infine, avvenne il debutto delle Nozze di Figaro con l'entrata in scena del pianoforte, strumento in cui il Saliburghese troverà a Vienna il compagno privilegiato». Ci si confronta con un genere che rappresenta forse «la sintesi più compiuta del pensiero strumentale mozartiano. Dei 17 concerti scritti in un decennio per la città che Mozart definiva il regno del pianoforte, il K482, benché storicamente in repertorio di pianisti come Busoni e Saint-Saëns, è tra quelli di ascolto più raro». Due note sul solista.

Alexander Lonquich, direttore e pianista, è nato a Trier (Germania), vanta una carriera internazionale iniziata nel 1977 dopo la vittoria del Concorso «Casagrande». Dal 2020 è direttore artistico della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole.

Dal 2013 ha creato nella propria abitazione fiorentina, assieme alla moglie Cristina, «Kantoratelier», un piccolo spazio teatrale dove le materie a lui care psicologia, musica e teatro vengono approfondite grazie a laboratori, seminari e concerti.

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