Vernice rossa per imbrattare il murale di Ramelli

È stato deturpato il murales di via Paladini dedicato a Sergio Ramelli, il giovane di destra aggredito mortalmente nel 1975

Vernice rossa per imbrattare il murale  di Ramelli

È stato deturpato il murales di via Paladini dedicato a Sergio Ramelli, il giovane di destra aggredito mortalmente nel 1975. E, poche ore prima, sono state disegnate varie svastiche con la bomboletta spray sui muri del collettivo RiMake, in zona Affori, nell'ex Bnl di via Astesani. Scarabocchi accompagnati dal simbolo della tartaruga di Casa Pound. A Milano la contestazione politica si fa a colpi di graffiti, infrangendo regole e memorie e fomentando odio e intolleranza. «Ancora una volta, con grande dolore misto ad amarezza - commenta l'esponente di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato - dobbiamo denunciare la viltà oltraggiosa delle mani anonime (o forse no) che hanno deturpato il murales di Ramelli. Solo pochi giorni fa era comparsa una falce e martello oltraggiosa sulla scritta che lo ricorda con affetto, senza odio e senza rancore, quella sì: Ciao Sergio. Ci aspettiamo una ferma condanna, soprattutto da quelle forze politiche sempre attente all'uso della parola memoria. Perché in casi come questi c'è sicuramente una memoria infangata e oltraggiata. Quella di Ramelli e di tutti quanti persero la vita negli anni del terrorismo e degli scontri di piazza».

Hanno suscitato parecchie polemiche anche le scritte comparse sui muri del collettivo Rimake che ricordano il

saluto nazista «Mussolini sieg heil» e che sono state cancellate immediatamente. «Sono espressione di residui di pericolose tendenze ancora presenti a Milano come ovunque» commentano gli antagonisti del collettivo su Facebook.

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