Roma - L'Unione europea l'ha ripetuto più volte: bisogna fare in fretta per contrastare la crisi economica che, di giorno in giorno, sta mangiando i risparmi mondiali. L'Ocse ha parlato di stagnazione globale. Nessun paese è escluso. Il governo italiano non ha chiuso durante le ferie estive proprio per trovare la quadra sulla manovra economica. Le misure adottate dal Consiglio dei ministri hanno trovato anche il via libera della Bce, ma adesso bisogna che questi provvedimenti vengano affiancati da nuove misure che favoriscano la crescita. Anche per approfondire la situazione economica italiana il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà, martedì prossimo, a Strasburgo per parlare con il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso. Un incontro importante e fondamentale per il nostro Paese che sembra aver infastidito Repubblica. Nell'edizione on line, infatti, il quotidiano diretto da Ezio Mauro punta il dito contro lo staff di Palazzo Chigi: "E' riuscito ad evitare l'imbarazzante audizione sul caso di estorsione Tarantini-Lavitola".
Al centro del colloquio, che si terrà nel pomeriggio nella sede del Parlamento europeo, Barroso e Berlusconi discuteranno della situazione nell’Eurozona, degli interventi per stabilizzare i mercati e, in questo quadro, dei contenuti della manovra italiana per il risanamento dei conti e le riforme strutturali. L’incontro con Barroso è stato fissato recentemente e si terrà a Strasburgo perché, come avviene di consueto in concomitanza con le sessioni plenarie dell'Euroassemblea che si svolgono nella città alsaziana, anche martedì prossimo la Commissione europea sarà lì al gran completo per tenere la sua riunione settimanale nella sede del Parlamento Ue. Prima di recarsi a Strasburgo, sarà probabilmente a Bruxelles per incontrarsi con il presidente permanente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. L’appuntamento deve essere ancora confermato ufficialmente, ma a Bruxelles quest’altra tappa della missione "europea" di Berlusconi viene data praticamente per certa.
La decisione presa dal Cavaliere di preferire la politica economica all'audizione con i pm non è stata presa bene dalla sinistra italiana che ha subito attaccato il premier dimenticandosi, però, che Berlusconi viene sentito dai giudici in qualità di testimone. Ad alzare subito i toni è, appunto, Repubblica le cui accuse fanno sembrare il vertice con Barroso un incontro organizzato ad hoc per "evitare al presidente del Consiglio l'imbarazzante audizione". Dal momento che un summit con il presidente della Commissione Ue non può essere organizzato dall'oggi al domani, le accuse di Repubblica si squalificano da sole e fanno capire come per la sinistra il potere dei giudici venga anteposto al bene del Paese.
Non si è fatta scappare l'occasione per attaccare nemmeno l'Italia dei Valori. "Berlusconi scappa dai giudici - attacca Leoluca Orlando - evidentemente ha qualcosa da nascondere e ha fissato una riunione in sede europea proprio il giorno in cui doveva essere sentito dai magistrati di Napoli tantò più che, per una volta, è la parte offesa".
Anche in questo caso l'attacco è ideologico e pretestuoso. Lo stesso capo della Procura di Napoli, Giovandomenico Lepore, fa sapere che, "se l’incontro con il premier dovesse essere rinviato per un legittimo impedimento", verrà stabilita una nuova data.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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