Reynisfjara, la strada della morte e altre mete da evitare: ecco i luoghi turistici più pericolosi al mondo

Ecco quali sono le mete più pericolose al mondo anche per il viaggiatore più esperto e adrenalinico

Reynisfjara, la strada della morte e altre mete da evitare: ecco i luoghi turistici più pericolosi al mondo
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Spesso nella vita non c'è niente di più bello che organizzare un viaggio, partire per una vacanza che ci faccia allontanare dai problemi e dalle preoccupazioni quotidiane. Ma anche un viaggio può trasformarsi in un incubo se non si sceglie la meta adatta o se, peggio ancora, si sceglie di visitare uno dei luoghi turistici più pericolosi al mondo. Il nostro pianeta, infatti, è pieno di luoghi straordinari da visitare, ma anche da alcuni posti che rappresentano un vero e proprio rischio per la nostra incolumità. Se da una parte ci sono luoghi che sono stati vietati agli esseri umani - come nel caso dell'isola dei serpenti in Brasile - altre mete turistiche sono aperte ai viaggiatori, che però devono fare grande attenzione.

È il caso, ad esempio, della spiaggia di Reynisfjara, in Islanda. Chiunque sia un minimo appassionato di viaggi non può non essersi imbattuto nelle immagini di questa spiaggia nera distesa ai piedi del Vik. Si tratta di una meta turistica molto frequentata, che ogni anno accoglie migliaia di turisti. Tuttavia questa spiaggia è stata definita non a caso "la spiaggia della morte" a causa delle onde serpente che caratterizzano il sito. Si tratta di un fenomeno naturale in cui onde più piccole confluiscono in una sola onda più grande a lunga gettata grazie alle correnti oceaniche e, in Islanda, a causa della presenza di una scogliera subacquea che fa aumentare la forza delle onde. La potenza di questo fenomeno naturale è tale che l'onda si allunga su buona parte della spiaggia, risucchiando senza sforzo un essere umano, portandolo al largo di acque gelide e causandone la morte. Ad oggi la spiaggia è divisa in fasce di colore: dal verde al rosso, per indicare la pericolosità delle onde: naturalmente più ci si avvicina alla costa, più alto è il rischio di venire risucchiati senza alcuna forma di preavviso. Sul sito di Visit South Iceland è consigliato di "non dare mai le spalle all'oceano", per non essere colti di sorpresa, e di controllare sempre i bambini che giocano in spiaggia, senza mai perderli d'occhio.

Per rimanere nell'ambito delle "mete marittime", un altro luogo molto pericoloso è la spiaggia di New Smyrna, in Florida. Il motivo per cui questo sito rientra nella lista dei luoghi turistici più pericolosi al mondo è perché le sue acque hanno la percentuale più alta di attacchi e morsi di squali non provocati dagli esseri umani. Sull'American Surf Magazine, questa località caratterizzata da spiaggia bianca e onde perfette per fare surf, è descritta come la capitale mondiale del morso dello squalo. Tra il 2024 e il 2025, gli attacchi si aggirano tra i cinque e i dieci annui, con incidenti che si verificano maggiormente quando il clima è più caldo e quindi più persone sono portate a cercare refrigerio in acqua.

Tra le mete più pericolose per fare un viaggio c'è senza dubbio la Bolivia. Qui c'è il Madidi National Park, noto perché ospita la biodiversità maggiore al mondo. Si tratta però di un elemento di cui gli esseri umani difficilmente possono godere, perché ogni cosa, in questo parco, è velenoso. Che sia la flora o la fauna, tutto ciò che è contenuto all'interno di questo parco nazionale è tossico per gli esseri umani, se non anche letale, qualora si entrasse in contatto con alcuni elementi senza avere un equipe medica estremamente preparata al proprio fianco. In Bolivia, poi, c'è anche la cosiddetta strada della morte, conosciuta anche come Via degli Yungas. Si tratta di un percorso di circa 56 chilometri posizionato su un dislivello di circa 3000 metri d'altezza che non prevede né guardrail né alcun tipo di parapetto. A causa della presenza di fenomeni atmosferici avversi, con piogge spesso torrenziali, il terreno non è sicuro e tanto la pendenza quanto il rischio di frane rendono questa strada una delle più pericolose al mondo, con circa 200 morti annue. Stranamente, proprio per questo, è considerata una meta turistica alquanto quotata, soprattutto per quei viaggiatori che non si vogliono limitare ad "andare in vacanza", ma vogliono vivere esperienze indimenticabili.

Tra i luoghi turistici più pericolosi al mondo, poi, non si può non citare la piscina del diavolo, situata al confine tra lo Zimbabwe e la Zambia, nei pressi della Cascate Vittoria, che rappresentano uno spettacolo davvero impressionante per i viaggiatori. La piscina del diavolo sorge proprio in prossimità del precipizio delle cascate, qualche metro prima che l'acqua si tuffi nel vuoto.

Secondo quanto riporta La Stampa, da agosto a gennaio la corrente del fiume Zambesi si riduce tantissimo, rendendo apparentemente sicuro farsi un bagno in questa piscina naturale che senza dubbio offre una certa dose di adrenalina. Ma il tuffo nella Piscina del Diavolo può essere fatale: basta infatti una piccola distrazione o una caduta sul fondale estremamente scivoloso per dire addio alla propria vita.

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