Vigile ucciso a Milano, il rom è maggiorenne e ora rischia l'ergastolo

Con un esame osseo il giudice ha potuto stabilire che Remi Nicolic, il ragazzo accusato di aver ucciso il vigile Niccolò Savarino il 15 gennaio scors, è maggiorenne

Vigile ucciso a Milano, il rom è maggiorenne e ora rischia l'ergastolo

Il rom accusato di aver travolto e ucciso il vigile Niccolò Savarino, a Milano, è maggiorenne. Questa è la conclusione a cui è giunto il gip di Milano, Giuseppe Vanore, che ha così respinto l’istanza della difesa che sosteneva che il giovane fosse minorenne.

Conclusione a cui si è pervenuti grazie ad una radiografia ossea che sembra confermare la maggiore età del ragazzo, Remi Nicolic, che adesso rischia una condanna all’ergastolo. La difesa, nel corso dell’interrogatorio di garanzia di venerdì scorso, aveva puntato sul fatto che il giovane fosse nato a Parigi nel maggio del 1994, risultando essere 17enne. Il giudice, però, non aveva dato l'approvazione al trasferimento degli atti alla Procura per i minorenni, che avrebbe dovuto poi effettuare una perizia per stabilire l’età esatta.

Il nomade venne fermato per un furto il 24 dicembre scorso, e in quell'occasione gli vennero prese le impronte digitali, che risultarono combaciare con quelle prese

in Ungheria, quando è stato bloccato il 15 gennaio in seguito all'incidente milanese. Il giudice, infine, ha stabilito che i documenti presentati dalla difesa non possono essere la prova certa della minore età del ragazzo.

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