È da qualche anno una delle manifestazioni di maggior successo del mondo del vino: merito della felice collocazione nel calendario, della bellezza del luogo che la ospita e di un programma ricco e affascinante che la rende immancabile per gli addetti ai lavori ed entusiasmante per gli appassionati. Parliamo di «Vini nel Mondo», in corso a Spoleto fino a lunedì 2 giugno. Una kermesse che è molto cresciuta nei nove anni di vita e che ha innovato la formula della fiera enogastronomica, puntando su conoscenza, bellezza e divertimento.
Per tre giorni Spoleto è una grande cantina a cielo aperto. Il vino invade le piazze, i palazzi storici, il luoghi più belli dello splendido borgo umbro: il Chiostro San Nicolò, la Rocca Albornoziana, Palazzo Collicola, l'hotel Clitunno sono il magnifico teatro di degustazioni guidate condotte da esperti di livello internazionale fra i quali i docenti di Bibenda Davide Marotta, Paolo Lauciani, Giuliano Lemme, Alessandro Scorsone. Tra gli appuntamenti più attesi, quelli con il «Tour de France in bottiglia», un viaggio nei migliori vini transalpini, dai Borgogna ai Bordeaux, dall'Alsazia alla Champagne, dalla Loira al Rodano che partirà due volte al giorno all'hotel Clitunno. Per restare in Francia, grande spazio allo Champagne con una degustazione di sei etichette guidata da uno dei massimi esperti italiani, Alberto Lupetti, il 1° giugno a Palazzo Collicola. Venendo all'Italia focus sono dedicati ai vini della Val d'Aosta, al Barolo, al Sagrantino di Montefalco (vanto locale), ai grandi vini del Sannio, alle grandi etichette toscane di Petra e Luce di Frescobaldi.
Ma Vini nel Mondo ha anche la funzione di fare incontrare il mondo della produzione con i buyer, in un evento ad hoc alla Rocca Albornoziana. Di parlare di rilancio dei consumi in un convegno che fa il punto di un mercato pieno di luci e ombre. E di far conoscere a tutti i prodotti di 110 aziende espositrici, che nei tre giorni faranno degustare al pubblico le loro etichette nella Rocca Albornoziana (Alcuni nomi? Allegrini, Caprari, Ceretto, Frescobaldi, Guido Berlucchi, Avignonesi, Hostaetter, Lungarotti, Mastroberardino, Donna Fugata, Tramin, Firriato, Elena Walch, Ferghettina. E ci perdonino tutte le altre). Per chi ama il bere miscelato, ci saranno delle lezioni a cura di Ettore Diana, campione del mondo dei Barmen. E siccome il buon bere si accompagna sempre al buon mangiare, ecco un cooking show del più celebre chef umbro, Gianfranco Vissani, che a «Vini nel Mondo» presenta alcuni piatti simbolo della sua personale battaglia contro la contraffazione del prodotto made in Italy: «Mi batto da sempre per la difesa e la riscoperta dei sapori genuini e per l'uso in cucina soltanto di materie prime di qualità. La globalizzazione ha purtroppo fatto perdere quei saperi e quei sapori di un tempo. Occorre cambiare rotta altrimenti a perderci sarà l'Italia intera». Sarà anche presentata l'associazione «Noi di Sala», che si proprone di valorizzare le professionalità nascoste dei ristoranti, messe un po' in ombra negli ultimi anni dagli chef-star ma importantissime per il successo di un'insegna.
Tra le altre novità della nona edizione di «Vini nel Mondo», la partnership con Franco M.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.