Johannesburg - Se i sudafricani si lamentano perché le vuvuzelas verrebbero suonate troppo piano e per questo motivo si sentirebbero "'danneggiati'', molte altre nazionali le tradizionali trombette di plastica orgoglio e vanto dei Bafana Bafana vorrebbero spegnerle. E' una contesa a colpi di decibel quella che si sta consumando ai Mondiali e già dopo due giorni è polemica. La novità è che contrariamente a quanto proclamato fino a ieri gli organizzatori adesso non escludono più di poter vietare le vuvuzelas. A dirlo è lo stesso presidente del comitato organizzatore Danny Jordaan. "Se un paese in gara si lamenta - ha detto in un'intervista trasmessa oggi dalla Bbc - noi agiremo di conseguenza. Abbiamo sentito le televisioni e gli spettatori, è qualcosa su cui stiamo riflettendo. Cercheremo di mettere ordine, abbiamo chiesto di non suonare le vuvuzelas durante gli inni. So che è una questione difficile ma per ora proveremo a regolamentarle meglio che possiamo". Molti giocatori si sono lamentati del frastuono in campo, azzurri compresi. Ma le critiche maggiori sono arrivare dagli argentini e dai tedeschi. A titolo personale Jordaan, a dispetto della tradizione del tifo sudafricano, è tutt'altro che un fan delle vuvuzelas. Al punto da dire: "Io preferirei che si canti Shosholoza (il canto tradizionale sudafricano) e altre canzoni. Il che creerebbe un clima formidabile allo stadio".
Canzoni dunque meglio del frastuono delle trombette. "Si cerchi di incoraggiare a cantare - il suo invito - All'epoca della lotta contro l'apartheid si cantava semplicemente. Durante tutta la nostra storia si è cantato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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