"Non si può paragonare l’Italia alla Grecia". Con queste parole il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, ricorda che "l’Italia ha un'economia forte, ma devono stare molto attenti e devono attuare tutto ciò che hanno promesso. Questa è una questione di credibilità. La credibilità è cruciale per l’Italia in questi giorni".
Rispetto alla Grecia nel nostro Paese "c’è un problema completamente diverso" e soprattutto "penso che il governo italiano stia facendo un buon lavoro con dure misure, misure di bilancio, misure che rafforzano la competitività dell’economia italiana. Abbiamo già concordato una settimana fa che la Commissione europea può monitorare l’attuazione degli impegni presi dal primo ministro italiano al Consiglio europeo della settimana scorsa, è possibile che anche il Fondo monetario internazionale seguirà molto attentamente l’attuazione del programma".
Del resto anche "se ci sono cambiamenti di governo non cambiano i problemi del Paese". A mettere a tacere le opposizioni, i malpancisti, i frondisti e il Terzo Polo - tutti uniti nel chiedere le dimissioni di Berlusconi e il cambio della guardia - è Ben Rhodes, uno dei consiglieri del presidente Usa. Dal G20 di Cannes, dove sono riuniti i capi di Stato e di governo dei paesi più industrializzati, arriva dunque un monito a continuare sulla strada dello sviluppo, della crescita e del mantenimento degli impegni presi dall'esecutivo italiano con Bruxelles. Ma a rispettare questi stessi impegni dovrà essere il governo in carica.
Il messaggio di uno dei consiglieri di Barack Obama è chiaro su questo punto. Alla domanda se gli Usa siano preoccupati da un eventuale caduta del governo Berlusconi, Rhodes ha dichiarato: "Per l’Italia vale il discorso della Grecia. Se ci sono cambiamenti di governo non cambiano i problemi del Paese".
Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy ha espresso fiducia nei confronti dell'esecutivo e dell'economia italiana, considerata "una delle più forti del mondo". "Abbiamo sentito Tremonti, Lagarde, Baroin, il presidente della Commissione europea", ha dichiarato Sarkozy, che poi ha aggiunto: "Ho fiducia nell’economia italiana che è una delle più forti al mondo, è la terza in Europa e la settima o l’ottava nel mondo, c’è una tradizione imprenditoriale notevole. Berlusconi ci ha indicato i risultati della riunione di ieri del governo e ne abbiamo preso nota. Ma lui stesso sa bene che la questione non è il contenuto del pacchetto, ma che questo pacchetto sia attuato. Occorre lavorare con le autorità italiane e lo stiamo facendo, perché, dice Sarkò, occorre dare "un messaggio di credibilità al mondo intero: l’eurozona è decisa a fare il suo dovere".
Intanto i leader dell'Eurozona si incontreranno nuovamente oggi, a margine del summit del G20 a Cannes.
Lo ha fatto sapere un funzionario europeo, aggiungendo che al meeting parteciperanno i leader di Francia, Germania, Italia e Spagna, insieme con i rappresentanti di Banca centrale europea, Unione europea e Fondo monetario internazionale.
Comunque, se cambia il governo non spariscono i nostri problemi, chiaro... il fatto è che si può cominicare a cercare di risolverli. Ma è troppo tardi, temo.
A sentire Obama, Merkel e Sarkozy non si direbbe ...
Uscite dallo stato di catalessi che vi ha portato il nano e cercate di tornare a realizzare la realtà, altrimenti mi viene da pensare che uscite quotidianamente di casa con gli psicofarmaci in tasca.
Auguri di pronta guarigione! Con voi gli psichiatri stanno facendo affari d'oro.
Una volta risolto quello la terra diventerà finalmente un eden.
Il mio ragionamento è il seguente:
quando qualcuno ti chiede un prestito se glielo concedi fermati ai primi danni altrimenti è diabolico perseverare.
Se Francia e Germania salvano la Grecia devono per forza finanziare l'Italia.
Se la Grecia fallisce con un piccolo pil che poco interessa all'europa, poco male. Se invece fallisce l'Italia crolla tutto il castello di carte dell'Euro e di seguito Portogallo, Spagna, Francia e Germania.
Meglio non dare soldi alla Grecia e salvare senza imposizioni pesanti una nazione come l'Italia.
In casa nostra i sinistri criticano e anzi continuano con la litania (sono anni che ci scassano) Berlusconi a casa. Senza mai fare uno straccio di proposta. Avete mai visto un documento programmatico della sinistra dove siano indicate le proposte per uscire dalla crisi? io no!
Se questa e' l'opposizione all'Italia non serve SONO INUTILI!