Roma - «L’agricoltura è in crisi in tutta Europa e quindi anche in Italia. Per arginare la situazione stiamo lavorando su due piani: il primo è la Finanziaria e il secondo è il Piano anti-crisi presentato giovedì alle Regioni e che andrò poi a discutere con Tremonti». Così il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia nel corso di una conferenza stampa convocata in tarda mattinata dopo un incontro con il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori che oggi sta manifestando a Roma ma anche in Puglia. In Finanziaria Zaia punta ad ottenere i 64,8 mln mancanti per la copertura completa del Fondo per le assicurazioni contro le calamità naturali (cosidetto Fondo di solidarietà nazionale) per il 2010 e la copertura a dicembre 2010 dei fondi per i contributi agricoli (cosidetti ex Scau). Quanto al piano anticrisi, il cui documento strategico è stato consegnato giovedì scorso alle Regioni («senza cifre scritte» ha precisato Zaia) questo punterà a coprire i 90 mln di euro mancanti per coprire il Fsn 2008 e i 176 mln per coprire il Fsn 2009. Ma Zaia spera di ottenere da Tremonti anche ulteriori finanziamenti all’interno delle entrate ottenute con lo scudo fiscale da aprire una linea di accesso al credito agevolato.
Banda larga nelle aree rurali Anche le aree rurali italiane potranno presto contare su servizi internet ad alta velocità, grazie al progetto ’Banda larga nelle aree ruralì, predisposto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e notificato nei giorni scorsi alla Direzione Concorrenza della Commissione Europea.Il progetto, cui sono destinati oltre 154 milioni di euro, sarà cofinanziato dall’Unione europea e realizzato nell’ambito dei Programmi regionali di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013. In risposta all’obiettivo comunitario che prevede l’estensione della rete internet ad alta velocità a tutti i cittadini entro il 2010 e, quindi, il superamento del divario digitale infrastrutturale presente nei territori rurali, il Mipaaf ha promosso l’inserimento nel Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale e nei PSR regionali, di una misura di intervento «ad hoc», destinata alle aree rurali più marginali, definite anche a fallimento di mercato (con una densità di popolazione inferiore ai 150 abitanti per chilometro quadrato), vale a dire quelle dove nessun operatore troverebbe conveniente investire, data la scarsa possibilità di recuperare gli investimenti realizzati a seguito del limitato numero di clienti. A questo proposito, sono state utilizzate le risorse finanziarie straordinarie messe a disposizione dall’Unione Europea attraverso il cosiddetto Piano di ripresa economica (European Economic Recovery Plan), corrispondenti a circa 93 milioni di euro, cui si sono aggiunti circa 61 milioni di euro di cofinanziamento nazionale, per un ammontare complessivo di oltre 154 milioni di euro. «Internet veloce -ha aggiunto il Ministro Zaia- è ormai diventato uno strumento imprescindibile per la crescita, la diversificazione e lo sviluppo delle economie delle aree rurali, e per la riduzione dell’isolamento fisico e geografico delle popolazioni residenti in queste zone». Il progetto, condiviso con tutte le Regioni, è stato pensato in sinergia e complementarietà rispetto al più vasto Piano Nazionale di abbattimento del digital divide, noto anche come Piano Romani, predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico.
«Il mio auspicio -ha concluso Zaia- è che tali interventi costituiscano soltanto l’avvio del più ampio ed ambizioso programma, senza la cui realizzazione, gli stessi interventi rurali che abbiamo fortemente voluto, perderebbero di efficacia».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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