Papa Francesco riceve in Vaticano la sceicca del Qatar. "Musulmani e cristiani, siamo fratelli per la pace. Abbiamo la stessa radice"
Il presidente boliviano Evo Morales in Vaticano per incontrare Papa Francesco: "Consiglio a Papa Francesco di assumere coca, per sopportare la vita". Questo il consiglio di Evo Morales, presidente della Bolivia, che aveva già fatto parlare di sé per aver donato a Bergoglio un crocifisso a forma di falce e martello.
Papa Francesco ha posto le sue mani sugli occhi di Lizzy Myers, la bambina che sta per divenatre cieca. E i genitori, dopo l’udienza generale, hanno confidato ai giornalisti: "E' stato un incontro emozionante"
Anche quest’anno nella celebrazione penitenziale con i giovani della diocesi di Roma, Papa Francesco ha compiuto il gesto di inginocchiarsi davanti a uno dei confessionali della Basilica di San Pietro per ricevere l’assoluzione da un semplice sacerdote. Subito dopo il Papa ha preso a sua volta posto all’interno di un confessionale per amministrare lo stesso sacramento ad alcuni ragazzi. "Noi sacerdoti - ha spiegato Papa Francesco all’omelia - siamo stati scelti per suscitare il desiderio della conversione, per essere strumenti che facilitano l’incontro, per tendere la mano e assolvere, rendendo visibile e operante la sua misericordia. Che ogni uomo o donna che si accosta alla confessione - ha invocato infine - trovi un padre che lo aspetta. Il padre che perdona"
Bergoglio ha celebrato la messa con le comunità indigene a San Cristobal de Las Casas, nel Chiapas (Messico). "Molte volte, in modo sistematico e strutturale, i vostri popoli sono stati incompresi ed esclusi dalla società. Alcuni hanno considerato inferiori i loro valori, la loro cultura e le loro tradizioni. Altri, ammaliati dal potere, dal denaro e dalle leggi del mercato, lo hanno spogliato delle loro terre o hanno realizzato opere che le inquinavano. Che tristezza. Quanto farebbe bene a tutti noi fare un esame di coscienza e imparare a dire: perdono fratelli"
Circa 5.000 migranti e richiedenti asilo di diverse nazionalità, provenienti da 17 diocesi del Lazio, hanno partecipato all'Angelus con Papa Francesco in occasione delle celebrazioni della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, nel Giubileo della Misericordia. In piazza è stata portata anche la Croce di Lampedusa, in ricordo degli oltre 4.000 che sono morti in mare lo scorso anno, nel tentativo di raggiungere le coste italiane.
Il giorno 8 dicembre, una partnership a scopo benefico composta dalla Vulcan Inc. di Paul G. Allen, dalla Li Ka Shing Foundation e da Okeanos, in collaborazione con The Oceanic Preservation Society e Obscura Digital, e con il patrocinio dell'iniziativa Connect4Climate del World Bank Group, farà dono a Papa Francesco di un'opera d'arte pubblica dal titolo "Fiat Lux: illuminare la nostra casa comune" per l'apertura del Giubileo Straordinario della Misericordia. In occasione di questo evento storico e senza precedenti, immagini splendide della natura di tutto il mondo saranno proiettate sulla facciata della Basilica di San Pietro componendo un'opera d'arte contemporanea
"Non cadere nella tentazione della paura dell’altro". È l’appello che papa Francesco rivolge alla classe dirigente di Bangui (Repubblica Centrafricana) nel corso del suo discorso
La denuncia del Papa nello slum di Kangemi, alla periferia di Nairobi: "L’emarginazione urbana nasce dalle ferite provocate dalle minoranze che concentrano il potere, la ricchezza e sperperano egoisticamente mentre la crescente maggioranza deve rifugiarsi in periferie abbandonate, inquinate, scartate"