Politica

Alcune cose sono più importanti che restare al potere". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che nella parte conclusiva del suo ultimo discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha fatto riferimento alla sua decisione di abbandonare la campagna per la rielezione alla Casa Bianca. "Essere presidente è stato l'onore della mia vita", ha affermato Biden, assicurando che "c'è ancora molto che voglio fare". Poi ha aggiunto: "Per quanto ami il mio lavoro, amo di più il mio Paese e ho deciso, dopo 50 anni di servizio pubblico, che è tempo che una nuova generazione di leader guidi la mia Nazione". "Cari leader, non dimentichiamo mai che alcune cose sono più importanti che restare al potere. È il vostro popolo che conta di più - ha concluso - Non dimenticatelo mai, siamo qui per servire le persone, non il contrario. Quella è l'anima della democrazia". UN (Alexander Jakhnagiev)

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Biden: Alcune cose più importanti che rimanere al potere, è ora di nuova generazione

La guerra di Putin in Ucraina è fallita" ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden intervenendo all'Assemblea dell'Onu. "Il mondo, ha aggiunto Biden, deve scegliere se mantenere il sostegno all'Ucraina o allontanarsi da quella aggressione, ma la mia risposta è che non cesseremo di sostenere l'Ucraina Un (Alexander Jakhnagiev)

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Biden: "La guerra di Putin in Ucraina è fallita, non cesseremo sostegno a Kiev"

"Voglio ribadirlo ancora una volta, il nostro obiettivo, di fronte di decine di migliaia di persone che affrontano viaggi disperati per entrare illegalmente in Europa, è garantire prima di tutto il loro diritto a non dover emigrare, a non dover recidere le proprie radici semplicemente perché non hanno altra scelta. Una disperazione sulla quale lucrano organizzazioni di criminali senza scrupoli sempre più potenti e ramificate. Proposi un anno fa, da questo stesso podio, di dichiarare una guerra globale ai trafficanti di esseri umani, e sono felice che quell’appello non sia caduto nel vuoto, e che in primis a livello G7 si sia trovata l’intesa per dare vita ad un coordinamento internazionale per smantellare queste reti criminali. Ma bisogna fare di più. Le Nazioni Unite devono fare di più, perché queste organizzazioni criminali stanno riproponendo, sotto altre forme, una schiavitù – intesa come mercificazione dell’essere umano – che questa Assemblea, in altri tempi, ebbe un ruolo fondamentale nel debellare definitivamente. Non si torna indietro. Sconfiggere gli schiavisti del Terzo millennio è possibile, e possiamo farlo se uniamo le forze, con una maggiore cooperazione e iniziative congiunte tra le nostre Forze di polizia, i servizi di intelligence e le autorità giudiziarie, e adottando la formula “follow the money”. Una intuizione di due grandi giudici italiani, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che è diventata un modello, anche a livello internazionale, per contrastare le organizzazioni criminali. È un metodo con il quale l’Italia intende rafforzare la sua cooperazione anche con le Nazioni dell’America Latina". Così Giorgia Meloni all'Onu. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni all'Onu cita Falcone e Borsellino: Usiamo loro metodo per combattere trafficanti di migranti

La Camera ha approvato in via definitiva il ddl Valditara sul voto in condotta con 154 voti a favore e 97 contrari. Tra le novità anche i giudizi sintntici alle primaria e le multe per chi aggredisce il personale scolastico

William Zanellato
Scuola, la riforma del voto in condotta è legge

"Vglio ribadirlo ancora una volta, il nostro obiettivo, di fronte di decine di migliaia di persone che affrontano viaggi disperati per entrare illegalmente in Europa, è garantire prima di tutto il loro diritto a non dover emigrare, a non dover recidere le proprie radici semplicemente perché non hanno altra scelta. Una disperazione sulla quale lucrano organizzazioni di criminali senza scrupoli sempre più potenti e ramificate. Proposi un anno fa, da questo stesso podio, di dichiarare una guerra globale ai trafficanti di esseri umani, e sono felice che quell’appello non sia caduto nel vuoto, e che in primis a livello G7 si sia trovata l’intesa per dare vita ad un coordinamento internazionale per smantellare queste reti criminali. Ma bisogna fare di più. Le Nazioni Unite devono fare di più, perché queste organizzazioni criminali stanno riproponendo, sotto altre forme, una schiavitù – intesa come mercificazione dell’essere umano – che questa Assemblea, in altri tempi, ebbe un ruolo fondamentale nel debellare definitivamente. Non si torna indietro. Sconfiggere gli schiavisti del Terzo millennio è possibile, e possiamo farlo se uniamo le forze, con una maggiore cooperazione e iniziative congiunte tra le nostre Forze di polizia, i servizi di intelligence e le autorità giudiziarie, e adottando la formula “follow the money”. Una intuizione di due grandi giudici italiani, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che è diventata un modello, anche a livello internazionale, per contrastare le organizzazioni criminali. È un metodo con il quale l’Italia intende rafforzare la sua cooperazione anche con le Nazioni dell’America Latina". Così Giorgia Meloni all'Assemblea Generale dell'Onu. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni all'Onu: "Guerra globale ai trafficanti di esseri umani"

"Penso poi alla svolta che l’Italia ha impresso ai propri rapporti con l’Africa. Abbiamo reso operativo, a livello bilaterale, il nostro piano di investimenti per l'Africa, il Piano Mattei, con progetti pilota in nove Nazioni del continente, creando partenariati strategici con ognuna di esse. Abbiamo strutturato sinergie operative con il Global Gateway dell’Unione Europea e la Partnership for Global Infrastructure and Investment del G7. Abbiamo costruito strumenti finanziari nuovi con la Banca Africana di Sviluppo e con la Banca Mondiale, per permettere l’afflusso di risorse pubbliche e private. Abbiamo immaginato soluzioni innovative, come l’Apulia Food Security Initiative, per rafforzare la produzione agricola e la sicurezza alimentare, o l’Energy for Growth in Africa, per sostenere la produzione e la distribuzione di energia pulita. Abbiamo deciso di sostenere progetti strategici per l’Africa, come il corridoio di Lobito. Abbiamo fatto tutto questo senza mai smettere di coinvolgere e confrontarci con i nostri interlocutori africani. Perché il nostro intento non è imporre, ma condividere. E, insieme, scegliere priorità, settori di intervento, ambiti di azione. Dove potevamo essere un valore aggiunto, lì abbiamo offerto il nostro punto di vista e la nostra collaborazione. Con progetti concreti che già stanno dando i loro frutti. In Algeria, dove renderemo fertili 36 mila ettari di terreno desertico per la coltivazione e costruiremo una filiera locale di trasformazione e produzione. In Kenya, con lo sviluppo di una filiera di biocarburanti che arriverà entro la fine del 2025 a sostenere fino a duecentomila piccole imprese agricole. In Etiopia, con un vasto intervento di recupero ambientale dell’area del lago Boye, nell’ovest del Paese". Così Giorgia Meloni all'Assemblea Generale dell'Onu.   Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni all'Onu: "Piano Mattei per l'Africa è condividere, non imporre"

"È un’epoca molto complessa quella nella quale viviamo, e il carattere comune delle sfide del nostro tempo ci impone di ragionare in un modo completamente nuovo. La ferita inferta al sistema internazionale fondato sulle regole dalla guerra d’aggressione russa all’Ucraina sta avendo effetti destabilizzanti molto oltre i confini nella quale si consuma, e come un domino sta contribuendo a riaccendere, o far detonare, altri focolai di crisi. I sistemi politici democratici affrontano insidie inedite. La frammentazione geo-economica cresce con conseguenze con le quali tutti dobbiamo fare i conti, soprattutto le Nazioni più fragili". Così Giorgia Meloni all'Assemblea Generale dell'Onu.   Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni all'Onu: "Effetto domino da aggressione russa a Ucraina"

Agenzia Vista) Usa, 25 settembre 2024 “Il mondo è in un vortice e sta affrontando sfide mai viste, con crescenti turbolenze geopolitiche, un cambiamento climatico che non viene frenato e il riemergere delle minacce nucleari, con il rischio di dirigerci verso l'inimmaginabile". Sono le parole con cui il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha aperto la Plenaria della 79esima Assemblea Generale. UN (Alexander Jakhnagiev)

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Guterres all'Onu: "Il mondo è in un vortice e sta affrontando sfide mai viste"

"L'umanità si sta avviando verso l'inimmaginabile, una polveriera che rischia di travolgere il mondo, mal e sfide che affrontiamo sono risolvibili, se la comunità internazionale saprà affrontare l'incertezza, le disuguaglianze che stanno alla base di ingiustizie e lamentele e l'impunità che mina il diritto internazionale e i principi fondanti delle Nazioni Unite”. Così il segretario generale delle Nazioni Uniti, Antonio Guterres, davanti ai capi di Stato e di governo riuniti al Palazzo di Vetro, dove si è aperto il dibattito di alto livello della 79ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite. UN (Alexander Jakhnagiev)

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Guterres all'Onu: "Mondo diventa insostenibile, ma sfide sono risolvibili"
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