America

Non è mai stata una terra ‘semplice’ da gestire per gli Stati Uniti: il Dakota infatti, ha sempre dato non pochi grattacapi ai vari governi federali sin dall’inizio, tanto che al Senato a suo tempo, proprio l’atto del 2 novembre 1889 che ha sancito il passaggio con Washington di Nord e Sud Dakota è stato segretato in alcune sue parti per via del timore di scontri e disordini dovuti alla rivalità tra gli abitanti dei due nuovi stati: se i residenti del Nord avessero scoperto di essere stati inclusi negli USA dopo i ‘cugini’ del Sud, sarebbe stata rivolta

Mauro Indelicato
Gli strani alleati dei nativi Usa

C’è una linea sottile, a tratti invisibile, che lega il petrolio alla guerra. Nella recente destabilizzazione del Medio Oriente l’oro nero potrebbe aver giocato un ruolo che la maggior parte dei commentatori continua a sottovalutare. Andiamo con ordine. Ieri l’agenzia Bloomberg ha riportato la notizia del negoziato tra Arabia Saudita e Russia

Michele Crudelini
Giochi sul prezzo del petrolio dietro la guerra civile in Siria

Con la nomina di James Mattis alla Difesa, annunciata ieri, Trump aggiunge un nuovo tassello alla sua amministrazione. Il neopresidente sta delineando la sua squadra con una lentezza che contrasta non poco con l’irruenza del personaggio. Figura estranea all’establishement, e per questo isolata, non ha dietro di sé un apparato che rappresenti un bacino naturale nel quale pescare i suoi uomini

Davide Malacaria
Tra Trump e neocon è guerra per il nuovo Segretario di Stato

Tempi bui per la famiglia Clinton. Dopo la cocente sconfitta alle elezioni presidenziali, alcuni importanti finanziatori della Clinton Foundation, delusi dall’insuccesso dell’Ex Segretario di Stato Hillary Clinton, hanno deciso di rivedere il loro contributo alla discussa organizzazione no-profit. È il caso dell’Australia e della Norvegia, due dei primi tre Paesi che sponsorizzano la fondazione, secondi soltanto all’Arabia Saudita

Roberto Vivaldelli
Guai per la Clinton Foundation: scaricata dai suoi finanziatori

Negli Stati Uniti la situazione si fa incandescente, con il botta e risposta tra Donald Trump e Jill Stein sulla procedura di riconteggio dei voti in Wisconsin, Michigan e Pennysilvania, chiesta dalla candidata presidenziale del Green Party

Roberto Vivaldelli
Usa, via al riconteggio dei voti ​Trump: "Operazione ridicola"

C’è un video che, in questi giorni, in Egitto è diventato ‘virale’, uno di quelli che sul web si trovano molto più facilmente di altri, condiviso dagli utenti internet di Alessandria, come di Luxor o di un remoto villaggio meridionale confinante con il Sudan; non si tratta delle canzoni di Hiba Majdi, la cantante più popolare del paese, né degli scherzi di Glash, un ragazzo che ha importato le candid camera in Egitto: al contrario, le immagini più diffuse sono quelle di un tassista de Il Cairo, anzi per la precisione di un autista di Tuk Tuk, il tradizionale ‘risciò’ che porta in giro i turisti nella capitale

Mauro Indelicato
Crisi ecomomica piega l'Egitto E Al Sisi ora guarda all'America
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