Dalla repressione in Siria alla guerra in Libia dagli scontri fra esercito e milizie nello Yemen alla carestia in Somalia. Il mese sacro è iniziato in uno scenario di tensioni, conflitti e sofferenze. Ma nel Corano non c'è un divieto esplicito: nella storia dell'Islam spesso si è combattuto durante il digiuno
Yemen
Dal rifugio in Arabia Saudita, il presidente al potere da 33 anni cerca una «soluzione concordata» con gli oppositori che avevano attaccato il palazzo presidenziale il 3 giugno scorso: «Benvenga l'opposizione, ma solo se c'è rispetto della Costituzione e delle leggi». Intanto nel sud del Paese scontri con Al Qaeda
Il presidente è in Arabia Saudita per rimuovere una scheggia vicina al cuore. E' rimasto ferito nell'attentato al suo palazzo di venerdì scorso. L'opposizione parlamentare vuole impedire il ritorno di Saleh nel Paese. Intanto continuano gli scontri: 9 morti
Dopo i fallimenti in Egitto e in Tunisia, Al Qaida comincia a mettere le mani su uno dei Paesi strategici della regione. A Sanaa la "rivolta di popolo" è in realtà una feroce guerra tribale. Il rischio: se Saleh cade potrebbe nascere un califfato di fronte all’anarchica Somalia
Nella capitale combattono le forze di Saleh e militanti fedeli al capo di una tribù all'opposizione. A Taiz negli ultimi tre giorni uccise almeno 50 persone e ferite 100, secondo quanto riportato dall'Onu
Almeno 28 persone sono state uccise da questa notte a San’a in violenti scontri a fuoco tra militari fedeli al presidente e membri di una potente tribù locale in lotta contro il regime
Domani l'accordo sarà firmato dal presidente Saleh che dovrebbe lasciare il potere entro un mese in cambio di immunità
Dalla Libia all'Egitto, ma anche nello Yemen e in Siria il rischio infiltrazione di estremisti islamici è molto serio
Continua a rimanere alta la tensione nello Yemen. Due militari sono morti durante alcuni scontri con le forze fedeli al presidente. Che non molla: "La maggioranza della popolazione sta con me"
Sale la tensione anche nel sud-est dello Yemen. Una sessantina di ufficiali abbandonano il presidente Saleh e appoggiano i ribelli. Rischio di golpe. L'Iran: sosteniamo tutte le rivolte arabe