Il primo cittadino, Giovanni Siclari, si trova ora agli arresti domiciliari. Corruzione e turbativa d’asta e truffa alcune delle accuse
Secondo gli inquirenti, dietro il rilascio di un'autorizzazione a costruire richiesto al Comune da due imprenditori, ci sarebbe stato il pagamento di tangenti al primo cittadino
Dai poliziotti sotto copertura agli agenti patrimonialisti: ecco le nuove armi dello Stato per contrastare mafia e corruzione
Disvelato sodalizio finalizzato alla vendita di posti pubblici. Misure cautelari nei confronti di 6 indagati. In carcere sindaco di Sant’Anastasia, segretario generale del Comune, consigliere comunale e un imprenditore
Variava dai 30 ai 50 mila euro il corrispettivo da versare per assicurarsi il superamento delle prove concorsuali e l’ottenimento di un posto di lavoro al Comune. Un vero e proprio sodalizio finalizzato alla vendita di posti pubblici quello emerso dalle indagini a cui ha lavorato la Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Nola. Misure cautelari personali sono state eseguite nei confronti di 6 indagati. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere e corruzione. In carcere sono finiti il sindaco del Comune di Sant’Anastasia, Raffaele Abete, il segretario generale dello stesso Comune, Egizio Lombardi, il consigliere comunale Pasquale Iorio e un imprenditore, titolare di un’agenzia di selezioni e concorsi con sede a Salerno
Le immagini della conferenza stampa presso la procura di Nola, che ha coordinato le indagini delle Fiamme gialle del gruppo di Nola. In foto anche due degli arrestati: il sindaco del comune di Sant'Anastasia e il segretario generale del Comue
L’accusa per il giudice Nocera è quella di aver ottenuto biglietti per aliscafi e il rimessaggio di un gommone in cambio di notizie su un procedimento penale in corso
Con l'accusa di corruzione i carabinieri hanno arrestato il sindaco del piccolo comune del palermitano, il suo vice e pure un assessore della giunta, oltre una funzionaria del Comune
Con l'accusa di corruzione i carabinieri hanno arrestato il sindaco del piccolo comune del palermitano,il suo vice e pure un assessore della giunta, oltre una funzionaria del Comune
Coinvolti anche funzionari dell'Agenzia delle dogane della Capitale; sequestrati preventivamente beni per un valore di oltre 9 milioni di euro