Bagarre a Salerno per la locandina di un evento gay in città, il Popolo della Famiglia e Forza Italia insorgono, la difesa Arcigay: "Solo strumentalizzazioni"
Un ordigno esplode tra i fedeli nel Delta, kamikaze si fa saltare ad Alessandria
Solo dal 2013 vi sono stati una quarantina fra aggressioni di cristiani e attacchi a chiese, in pratica un episodio al mese, con decine di morti
Centinaia di famiglie sono già in cammino verso casa. Dopo l’escalation jihadista anti-cristiana divampata lo scorso gennaio, ad al Arish, sulla costa settentrionale della penisola del Sinai, in Egitto, la situazione sembra essersi normalizzata.
“Papa Francesco ti prego vieni a trovarci. È molto, molto importante. Abbiamo bisogno di te in mezzo a noi.
Viaggio nella persecuzione nella piana di Ninive: atrocità e devastazioni. Violati anche i cimiteri.
“Hanno sete di sangue cristiano” è l’urlo disperato di Wafaa Fawzy, cognata dell’uomo egiziano di fede cristiano-copta bruciato vivo assieme a suo figlio per mano dei miliziani dell’Isis la scorsa settimana
È in corso una nuova, tremenda escalation ai danni dei cristiani. Dove? Nell’Egitto del generale al-Sisi che, lo scorso 24 gennaio, si è visto costretto ad estendere per altri tre mesi lo stato di emergenza nel Sinai settentrionale
Le vittime, padre e figlio, sono state ritrovate ad al Arish, nel nord-est del Sinai, dove è attiva la filiale dello Stato Islamico, Wilayat Sinai. Uno è stato ucciso a colpi di arma da fuoco, l'altro bruciato vivo. Lunedì l'Isis aveva diffuso un video di minacce contro i cristiani