Dai pescatori rilasciati in Libia, all'umanitaria convertita all'Islam liberata in Somalia fino al missionario e il turista fai da te ostaggi in Mali tornati a casa, l'Italia gira sempre con il capello in mano chiedendo aiuto a qualcuno, che prima o dopo pretenderà qualcosa in cambio
Un'altra giornata di caos sulle chiusure natalizie e di scontro politico nella maggioranza cambia improvvisamente colore intorno alle 9 di mattina, proprio nell'orario in cui era previsto il faccia tra il premier Giuseppe Conte e Matteo Renzi.
Il presidente Volpe: "Grazie solo all'Aise". L'intelligence costretta a sanare le mosse della Farnesina. E la foto con il generale è l'immagine della sottomissione italiana
"Per noi già oggi è Natale", esclama con la voce rotta dall'emozione Cristina Amabilino, la moglie di uno dei 18 pescatori rilasciati dopo 108 giorni di detenzione in Libia.
L'importante è riportare sempre a casa gli ostaggi, questa volta i pescatori, in una maniera o nell'altra
Nel suo intervento alla 75esima Assemblea generale delle Nazioni Unite il premier Giuseppe Conte ha parlato di coronavirus, immigrazione, ambiente e Libia
I trafficanti di uomini dietro i viaggi della speranza dalla Libia
Washington punta sull'Italia per arginare la Turchia. L'incognita Luigino
L'ammiraglia della Ong verso la Libia per portare in Italia altri irregolari
Ala progressista in rivolta dopo l'uccisione di tre somali. Orfini: "Li finanziamo". E c'è chi va in piazza con Saviano