omicidio

Il figlio del cinquantatreenne di Arezzo che ha sparato al vicino di casa straniero, uccidendolo mentre quest'ultimo stava distruggendogli casa guidando una ruspa, difende il padre:"Tremava tutto, eravamo terrorizzati ed intrappolati. Sparare era inevitabile". Gli avvocati punteranno sulla legittima difesa

Giovanni Fiorentino
La lite con ruspa e fucile: "Lo straniero ci terrorizzava: inevitabile sparare"
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