riaperture

Diversi esercenti titolari di bar e ristoranti di Sanremo hanno appeso un drappo nero fuori dal locale, per celebrare il simbolico funerale della propria attività. "A queste condizioni è impossibile riaprire", è il grido unanime della categoria

Fabrizio Tenerelli
"Ci state ammazzando": il dramma di chi non può riaprire

"Quelle disposizioni ci ammazzeranno, così è impossibile riaprire". E' un mantra che risuona, giorno e notte, tra gli esercenti di Sanremo, che oggi hanno celebrato il funerale delle proprie attività. A parità di spese, ma con incassi che crolleranno di almeno il settanta per cento: chi gestisce un bar o un ristorante non ne vuole sapere di riaprire. Sotto accusa c'è il governo Conte dal quale non sono ancora arrivati degli aiuti concreti. Nelle voci degli intervistati, dunque, ascoltiamo il dramma di chi rischia di perdere tutto.

Fabrizio Tenerelli
"Quelle disposizioni ci ammazzeranno, impossibile riaprire"

Bisognerà valutare che tipo di impatto avranno le riaperture previste per i prossimi 4 e 18 maggio: "Gli effetti sui decessi della parziale riapertura li vedremo solo all’inizio di giugno, quelli della seconda si vedranno nella seconda metà di giugno"

Federico Garau
Ecco qual è la data "zero morti"

A differenza dell'Italia, in molte nazioni europee e nel mondo la Fase 2 è molto meno restrittiva: negozi, scuole ed uffici riaprono, sia pur mantenendo un adeguato distanziamento sociale. Nuova Zelanda isola felice: hanno praticamente sconfitto il virus e ripartono

Alessandro Ferro
Negozi, scuole e uffici: ecco come l'Europa riapre e riparte

"I parrucchieri riapriranno il 1° giugno": l'annuncio di Conte ha scatenato ironia e rivolta sui social: oltre ad essere gli ultimi a riaprire, per loro c'è anche la beffa di un doppio festivo, prima il lunedì e poi la Festa della Repubblica del 2 giugno. "Ma Conte il calendario l'ha visto???"

Alessandro Ferro
Conte e la gaffe sui parrucchieri: "Riapriranno il 1° giugno". Ironia e rabbia sui social

"Caro Conte, a queste condizioni, mi costringi a chiudere. Quando ci sarà la riapertura, consegnerò la chiavi al sindaco, ma poi verrò a Roma a incontrarti, perché voglio che mi guardi in faccia". A parlare è Corrado Sbano, 42 anni, originario di Casaluce, in provincia di Caserta, ma da anni ormai abitante al confine italo francese di Ventimiglia. Dopo diciotto anni da frontaliere a Montecarlo, con i risparmi di una vita apre un bar-trattoria nel quartiere popolare di Roverino, ma alle condizioni dettate del premier per riaprire, si vede costretto quasi certamente a gettare la spugna. Le ragioni e lo sconforto per questa decisione le illustra lui stesso in un lungo video.

Fabrizio Tenerelli
"Conte, così mi costringi a chiudere": lo sfogo di un barista
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