All'indomani delle dimissioni di Monti, è arrivato il messaggio della finanza a sostegno dei tecnici: spread alle stelle, bancari in ribasso. La Spagna: "Allarme contagio dall'Italia"
L'ultimo periodo di recessione era terminato nel secondo trimestre 2009. Ora il pil del Belpaese torna negativo: la battuta d'arresto vale un punto percentuale
Dalla Germania un nuovo "no" agli Eurobond. L’aumento dei tassi sui titoli di Stato francesi potrebbe mettere a rischio il rating. Male i mercati
L'effetto Obama sembra non funzionare. Un po' d’ossigeno all’apertura di Wall Street ma le Borse europee rimangono deboli. Milano registra la peggior prestazione del Vecchio Continente ai minimi dal maggio 2009. Bruciati quasi 15 miliardi di euro. Risale la pressione sullo spread tra Btp e Bund che vola sopra i 340
La speculazione attacca l'euro e ora tocca a noi. Unica soluzione: che l'Europa si decida a salvare la Grecia. Nessuna scelta politica può cambiare l'umore ribassista del mercato
Lunedì negativo per tutti i mercati europei. Piazza Affari è stata la peggiore Borsa europea, ma tutti i listini continentali hanno archiviato una seduta molto difficile: l'indice Stxe 600, che registra l'andamento dei principali titoli quotati sui mercati azionari europei, ha ceduto l'1,71%, che equivale alla perdita di 91,2 miliardi di euro di capitalizzazione in una sola seduta. A Milano la perdita è stata di 12 miliardi. Aumenta ancora la pressione sui titoli di Stato italiani: il tasso di rendimento del Btp a 10 anni è salito al 6% e lo spread con il Bund si è ulteriormente allargato oltre 330 punti
Piazza Affari si conferma la peggiore tra le Borse europee: l’indice Ftse Mib cede il 3,96% a 18.260 punti e l’All Share il 3,92% a 19.019 punti. Crollano le banche, con Intesa Sanpaolo che arriva a cedere quasi l'8%. Molto male anche Unicredit. LE QUOTAZIONI
Mentre le Borse europee proseguivano la seduta in rialzo, Milano è piombata nel panico per mezz’ora a causa di una raffica di vendite che ha interessato il comparto bancario. Piazza Affari perde circa lo 0,8%
A novembre tutti i principali mercati europei chiudono con un ribasso nelle immatricolazioni. Il calo più marcato lo ha segnato la Spagna seguita dall’Italia e dall'Inghilterra. Fiat sconta pesantemente in Europa il notevole vantaggio ottenuto lo scorso anno grazie agli eco incentivi