A Napoli smantellato l'accampamento all'esterno del nosocomio in via Marina. Lo spazio destinato al verde era occupato da una trentina di senzatetto

A Napoli smantellato l'accampamento all'esterno del nosocomio in via Marina. Lo spazio destinato al verde era occupato da una trentina di senzatetto
La polizia municipale di Napoli è intervenuta in via Marina per sgomberare i senzatetto che da un mese vivevano lungo il muro di cinta dell'ospedale. Con gli addetti dell'Asia è stato smantellato l'accampamento che occupava lo spazio destinato al verde all'esterno del nosocomio
L’episodio è accaduto a Ischia. Il clochard è stato colpito più volte alla testa con un bastone e adesso è in gravi condizioni in ospedale
A Napoli sono una trentina i senzatetto da due settimane accampati fuori all'ospedale Loreto Mare. In 10 giorni la direzione sanitaria ha sollecitato per due volte l'intervento della polizia municipale
Sono una trentina i senzatetto che a Napoli da circa due settimane sono accampati davanti all’ospedale Loreto Mare. Si tratta di una parte degli immigrati sgomberati il 26 giugno scorso dal parco della Marinella, l’area situata dirimpetto - rimasta per anni nell’abbandono - dove dovrà sorgere un parco urbano attrezzato. Lungo il muro di cinta della struttura ospedaliera, i clochard mangiano, bevono e fanno i loro bisogni, sotto lo sguardo dei passanti e dei pazienti. Le conseguenze, in termini igienico-sanitari, sono evidenti: rifiuti, escrementi, tracce di urina insozzano il marciapiede riqualificato. “Non intaccano l’igiene dell’ospedale”, afferma il direttore sanitario del Loreto Mare, che per quella occupazione su suolo comunale per due volte negli ultimi dieci giorni ha sollecitato l’intervento della polizia municipale. Ma fino ad oggi non ha ottenuto nessuna risposta. La presenza ormai fissa dei clochard crea disagi ai residenti, ai commercianti e ai professionisti che lavorano nella zona
I giacigli allestiti dai senzatetto in via Marina, a Napoli, lungo il muro di cinta dell'ospedale Loreto Mare
Sotto una delle antiche porte di Napoli tossici e senzatetto occupano a tutte le ore le panchine installate recentemente e il basolato rimesso a nuovo nell'ambito del Grande Progetto Unesco
Le immagini dalla piazza di Napoli consegnata alla città a dicembre dello scorso anno, dopo i lavori di riqualificazione previsti nell'ambito del Grande Progetto Unesco. Sotto una delle porte antiche della città, Porta Capuana, va in scena ogni giorno il degrado. Le panchine recentemente allestite e il basolato rimesso a nuovo sono occupati a tutte le ore da persone (principalmente stranieri) che usano la piazza come bivacco. Mangiano, defecano, si lavano sotto gli occhi di tutti. In preda ai fumi di alcol e droga c’è chi si denuda, chi si prende a mazzate. Spesso volano bottiglie
Si ubriacano, si drogano, si lavano, c'è chi si prostituisce. Sotto una delle antiche porte di Napoli, Porta Capuana, ogni giorno va in scena uno spettacolo orripilante per i residenti e per i turisti che arrivano da ogni parte del mondo per vedere una porta edificata nel 1484. Sotto le mura e le torri aragonesi si assiste quotidianamente al degrado. Consegnata alla città appena a dicembre dello scorso anno, dopo gli interventi di riqualificazione previsti dal Grande Progetto Unesco, piazza San Francesco è diventata ricovero per senzatetto e tossicodipendenti. Il basolato e le panchine sono ormai il loro letto e ogni angolo viene utilizzato come bagno pubblico. In preda ai fumi di alcol e droga c’è chi si denuda, chi si prende a mazzate. Spesso volano bottiglie. Qualche giorno fa, alla luce del sole, un anziano sniffava dalle mani di una donna. Sono esausti i residenti. La zona è diventata invivibile. Il degrado crea problemi anche ai commercianti che, negli ultimi anni, hanno registrato un calo nelle vendite
L'uomo, probabilmente in cerca di riparo dalla pioggia, si era rifugiato dentro un cassonetto, finendo così in trappola. Solo i pronti riflessi dell'operatore ecologico, che ha sentito le urla, sono riusciti ad evitare la tragedia