Dall'airshow di Zhuhai, in Cina, l'amministratore delegato di Rosoboronexport afferma che la Russia avrebbe trovato il primo cliente estero per il caccia Su-57 di quinta generazione
La Russia ha intensificato le attività in prima linea sfruttando le capacità della sua aeronautica. Mosca sembra esser disposta a mettere maggiormente a rischio i suoi piloti per supportare la fanteria a terra
Nei cieli dell’Europa è andato in scena l’ennesimo confronto ravvicinato tra i caccia di Mosca e i velivoli controllati dalla Nato. L’ultimo episodio, avvenuto lo scorso 19 ottobre sul Mar Nero, ha coinvolto tre aerei militari dell’Alleanza atlantica e un jet russo. Nello specifico, come si può vedere da un video diffuso dal Cremlino, un aereo britannico RC-135 Rivet Joint utilizzato per la raccolta di informazioni di intelligence della RAF era scortato da due jet Eurofighter Typhoon FGR4 per effettuare una missione in un’area delicatissima. Ad un certo punto, il filmato mostra il trio intercettato e seguito da due Sukhoi-27 russi al largo della Crimea.
Un trio di aerei Nato è stato intercettato e seguito da due Sukhoi-27 russi al largo della Crimea
Nel conflitto ucraino gli aerei russi si sono visti molto poco, hanno colpito i bersagli in maniera imprecisa e non hanno svolto azioni coordinate con le forze di terra. Ecco qual è il grande problema di Mosca
Il ministero della Difesa russo ha fatto partire immediatamente le ricerche. I piloti si sono scontrati durante un volo di addestramento a 35 chilometri dalla costa
Un caccia russo della famiglia Sukhoi Su-30Sm è precipitato nella mattinata nei cieli di Latakia, in Siria, dopo essere decollato dalla base di Khmeimim. I due piloti sono morti
Il pilota del Sukhoi è stato ucciso dai ribelli che hanno colpito il velivolo da guerra