Da Caracas, nel giorno degli scontri di piazza, la comunità italiana scrive a Mattarella: "Presidente, riconosca l'autorità di Guaidó e si schieri con il popolo venezuelano. Siamo molto stupiti della posizione assunta dall'Italia"
![La comunità italiana in Venezuela scrive a Mattarella: "Presidente, riconosca Guaidó"](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/sm/public/foto/2018/12/31/1546285284-lapresse-20181231205355-28092262.jpg?_=1546287246)
Da Caracas, nel giorno degli scontri di piazza, la comunità italiana scrive a Mattarella: "Presidente, riconosca l'autorità di Guaidó e si schieri con il popolo venezuelano. Siamo molto stupiti della posizione assunta dall'Italia"
Il sostegno al capo dell'Assemblea Nazionale è arrivato dal direttore della pianificazione strategica dell'alto comando militare dell'Aviazione bolivariana. Che di Maduro dice: "Ogni giorno ha due aerei pronti per lui, se ne vada. Il Venezuela ha già sofferto abbastanza"
a conferma della liberazione è arrivata anche con un tweet del figlio, l'avvocato e attivista Gabriel Gallo
Dopo il botta e risposta di qualche giorno fa tra Salvini e Di Battista, questa volta a salire sul ring venezuelano sono il sottosegretario agli Esteri M5s Manlio Di Stefano e il suo omologo della Lega, Guglielmo Picchi
La presa di posizione pro-Maduro assunta dalla leadership del Labour è stata bollata come “squallida” dal governo di Londra e dai parlamentari conservatori
Il presidente del Venezuela, in un'intervista, si sarebbe detto disposto a mediare con le forze d'opposizione ma resta intransigente sul voto presidenziale: "Non si farà, c'è già stato. Gli imperialisti, per nuove elezioni, aspetteranno fino al 2025"
L'autoproclamato presidente del Venezuela, Juan Guaidò, torna a chiedere il voto: "Viviamo sotto dittatura". Intanto il procuratore generale ha chiesto di bloccarne l'espatrio
Scontro tra il grillino e il ministro. Di Battista rifiuta l'ultimatum Ue al Venezuela. Il leghista: "Basta con regime rosso"
Posizione fotocopia espressa da Germania, Francia e Spagna: indire elezioni entro 8 giorni, oppure pronti a sostenere il leader del Parlamento. L'Italia tentenna