Su quanto sta accadendo in Venezuela si sta consumando una vera e propria spaccatura tra Movimento Cinque Stelle e Lega. Ad aprire lo socntro tutto gialloverde sono state le parole di Alessandro Di Battista. L'ex parlamentare grillino tornano prorio dal Sud America per aiutare Di Maio nella campagna elettorale per le Europee ha puntato il dito in modo pesante contro il ministro degli Interni, Matteo Salvini: "Firmare l’ultimatum UE al Venezuela è una stronzata megagalattica. È lo stesso identico schema che si è avuto anni fa con la Libia e con Gheddafi - sostiene - identico. Qua non si tratta di difendere Maduro. Si tratta di evitare un’escalation di violenza addirittura peggiore di quella che il Venezuela vive ormai da anni. E mi meraviglio di Salvini che fa il sovranista a parole ma poi avalla, come un Macron o un Saviano qualsiasi, una linea ridicola".
Parole dure che di fatto respingono la mossa Ue che ha dato qualche giorno di tempo a Maduro per nuove elezioni minacciando di riconscere Guaidò. Alle parole di Di Battista ha però risposto a tono il ministro degli Interni: "Di Battista ignora e parla a vanvera: non solo milioni di venezuelani, ma anche migliaia di italiani soffrono da anni la fame e la paura imposti dal regime di sinistra di Maduro. Prima tornano diritti, benessere e libertà in Venezuela, meglio sarà per il popolo".
Sul caso Venezuela è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte: "In questo momento è di fondamentale importanza scongiurare una escalation della violenza all'interno" del Venezuela "e al contempo cercare di evitare che il Venezuela, attraverso l'impositivo intervento di Paesi stranieri, possa diventare terreno di confronto e divisioni tra attori globali. L'Italia sta con il popolo venezuelano e auspica per esso migliori condizioni di vita politica, sociale ed economica". Insomma le turbolenze venezuelane rischiano di riversarsi anche sulla maggioranza...
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