"Siamo già in recessione". Adesso scatta l'allarme negli Usa | La diretta

Wall Stret chiude positiva, le Borse europee in ribasso. Solo Londra registra +0,62. Il ceo di BlackRock vede nero. Fed pronta a stabilizzare i mercati. Intanto i leader Ue preparano un viaggio in Cina a luglio

"Siamo già in recessione". Adesso scatta l'allarme negli Usa | La diretta
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Nonostante Trump abbia concesso 90 giorni di "tregua" per i dazi reciproci, tranne che per la Cina, i mercati finanziari non riescono a trovare un equilibrio per quanto precario. Intanto l''Europa ragiona su un vertice con Xi Jinping.

22.07 - Wall Street chiude positiva

Il Dow Jones sale dell’1,56% a 40.212,47 punti, il Nasdaq avanza del 2,06% a 16.724,46 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dell’1,81% a 5.363,26 punti. L’euro è scambiato a 1,1343 dollari dopo la chiusura di Wall Street. La moneta unica europea sale dell’1,27% verso il biglietto verde.

20.50 - Wall Street vira in positivo

A poco più di un'ora dalla chiusura, Wall Street ha cambiato marcia, accelerando bruscamente e virando in territorio positivo. Il Dow Jones segna un balzo dell'1,50%, guadagnando 594 punti e portandosi a quota 40.404,27. In forte crescita anche l'S&P 500, che sale dell'1,69% a 5.381,65 punti, mentre il Nasdaq mette a segno un progresso dell'1,80%, toccando i 16.753,41 punti. Un rimbalzo significativo, che arriva dopo una partenza in sordina: nelle prime battute della giornata, infatti, gli indici statunitensi erano in calo, zavorrati dai timori legati alla politica commerciale Usa e all'inflazione. Il Dow Jones era sceso dello 0,56%, l'S&P 500 dello 0,50% e il Nasdaq dello 0,40%. Il recupero di Wall Street stride con la chiusura debole delle principali Borse europee, penalizzate dall'incertezza geopolitica e dai timori per l'impatto dei dazi Usa.

20.40 - Fed: "Pronti ad agire per stabilizzare i mercati"

La Federal Reserve (Fed) statunitense è "assolutamente pronta" ad agire per stabilizzare i mercati finanziari se l'instabilità dovesse persistere. Ad affermarlo è Susan Collins, uno degli alti funzionari della banca centrale, in un'intervista al Financial Times. Con i mercati obbligazionari e azionari che mostrano segni di preoccupazione dopo l'entrata in vigore dei nuovi dazi ''reciproci'' voluti da Trump e l'escalation tra Washington e Pechino, un'eventuale reazione della Fed dipenderà ''dalle condizioni che osserveremo'', ha sottolineato Collins.

19.38 - Trump ottimista sull'accordo con la Cina

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, durante un incontro con la stampa ha detto che "il presidente ha chiarito di essere molto aperto alla questione di un accordo con la Cina", senza però specificare perché Trump si sia detto "ottimista".

19.00 - Com'è andata a Piazza Affari

Alla Borsa di Milano a soffrire maggiormente è stato il settore delle utility, lasciando sul terreno il 5,1%. Bene le banche (+2,7%) sempre sotto i riflettori per quanto riguarda il risiko del comparto. Venendo ai singoli titoli Nexi ha messo a segno la migliore performance (+5,9%) con Cdp (socio con il 18%) che non ha escluso "alcuna opzione" riguardo alla sua presenza in Nexi. Sul secondo gradino del podio Unicredit (+5,6%) alle prese con l’offerta lanciata per Banco Bpm. Segue infine Leonardo che chiude in progresso del 5,4%, galvanizzato dall’incontro sul dossier satelliti con la responsabile antitrust della Ue, Teresa Ribera, assieme ad Airbus e Thales. Fronte opposto per Stellantis (-12,6%) che paga lo scotto della guerra commerciale americana e anche le stime sulle consegne globali del primo trimestre che sono state sotto le attese. Eni lascia sul terreno l’11,9% e Tenaris il 10,9% sotto pressione, quest’ultima, per l’effetto dazi sull’acciaio. Sul valutario, infine, il cambio euro/dollaro mette a segno un rialzo del 3,3%, con il biglietto verde che si porta ai minimi da 3 anni sulla moneta unica.

17.50 - Borse europee in rosso tranne Londra

Chiusura contrastata per le principali Borse europee. Parigi ha ceduto lo 0,3% a 7.104 punti e Londra ha guadagnato lo 0,64% a 7.964 punti. Deboli Francoforte (-0,92% a 20.374 punti) e Madrid (-0,43% a 12.286 punti). Piazza Affari perde lo 0,73%

17.15 - Wall Street procede negativa

Wall Street procede negativa in una seduta volatile caratterizzata dalla debolezza del dollaro e dal calo dei Treasury. Il Dow Jones perde lo 0,38% a 39.440,46 punti, il Nasdaq cede lo 0,16% a 16.357,36 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,33% a 5.249,16 punti.

17.05 - Spread Usa sopra 204 punti

Europa contrastata nel finale in piena guerra dei dazi tra Usa e Cina, mentre la tregua sulle tariffe annunciata da Trump con gli altri Paesi ha esaurito gli effetti benefici. La peggiore è Francoforte (-1,3%), preceduta da Milano (-1%), Parigi (-0,4%) e Madrid (-0,2%), positiva invece Londra (+0,4%). Poco mossi gli indici Usa (Dow Jones -0,32% e Nasdaq -0,24%). In forte rialzo i rendimenti dei ’T-Bond’ americani (+11,8 punti al 4,53%), con lo spread tra Germania e Stati Uniti sopra i 204 punti. In calo invece i rendimenti dei titoli italiani (-2,3 punti al 3,79%) e tedeschi (-4,9 punti al 2,52%), con il differenziale tra Btp e Bund tedeschi in rialzo a 127,1 punti. Continua la discesa del dollaro a 0,88 euro e 0,76 sterline. Tocca nuovi massimi l’oro (+2,97% a 3.212 punti), che diventa il bene di rifugio per eccellenza insieme al franco svizzero, sui massimi di sempre a 1,23 dollari. Invariato il greggio Usa a 60 dollari al barile, mentre il gas sale dello 0,37% a 33,42 euro al MWh ad Amsterdam.

16.35 - Milano in deciso calo

La Borsa di Milano entra nell’ultima fase della seduta in deciso calo, con il Ftse Mib che cede l’1,17% a 33.875,1 punti. Il massimo intraday ha toccato i 34.661,7 verso inizio seduta, con un parziale recupero a metà giornata e un altro dopo l’apertura in rialzo di Wall Street. Tra i principali rialzi Stmicroelectronics (+2,92%), Diasorin (+2,69%), Hera (+2,15%), Terna (+1,23%), A2A (+1,12%), Recordati (+0,87%) e Snam (+0,73%). Vendite su Generali (-4,2%), Stellantis (-4,06%), Ferrari (-2,94%), Unicredit (-2,39%) e Azimut (-2,36%).

16.30 - Wall Street vira in segno negativo

Wall Street torna a scambiare nuovamente in calo, con il Dow Jones che cede lo 0,49% a 39.399,55 punti, l’S&P 500 lo 0,85% a 5.223,01 punti e il Nasdaq lo 0,92% a 16.236,96 punti. Continua a pesare l’incertezza dopo l’ultima escalation della guerra commerciale da parte della Cina in risposta agli Stati Uniti.

15.47 - Milano incerta con l'Europa e Wall Street

Milano resta in calo (-0,5%) con le altre Borse europee alla luce dell’andamento incerto di Wall Street dove alcuni delle maggiori banche Usa hanno diffuso i conti del primo trimestre, ancora non influenzati dalla guerra dei dazi. A Milano è pesante Stellantis (-5,1%) per le stime del gruppo sulle consegne in calo, insieme a Generali (-3,6%) dato che si è ormai concluso il periodo per acquistare azioni da portare alla prossima assemblea, Ferrari (-2,5%) e Unicredit (-2,2%). In recupero invece Stm (+2,1%). Non si arresta il crollo del dollaro per i timori che il suo status di valuta di riserva mondiale venga eroso dal crescendo nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. L’oro si è impennato e l’euro ha toccato un massimo di tre anni. Fermi invece di Treasuries.

15.10 - Bankitalia, reazione mercati internazionali decisamente negativa

L'annuncio dei nuovi dazi ha causato una rapida e decisa correzione dei mercati finanziari internazionali: i corsi azionari hanno registrato cali consistenti, soprattutto nei settori più esposti al commercio mondiale. E' quanto emerge dal bollettino economico della Banca d'Italia. Il marcato aumento della volatilità ha indotto gli investitori a riallocare i propri portafogli a favore di attività più sicure. A differenza di altri passati episodi di forte turbolenza sui mercati, il dollaro si è deprezzato rispetto a tutte le principali valute. Le quotazioni di petrolio e gas naturale sono bruscamente diminuite, riflettendo prospettive di un deterioramento della domanda. Il 9 aprile l'amministrazione statunitense ha annunciato una sospensione parziale dei dazi per un periodo di tre mesi, durante il quale verrà applicata un'aliquota ridotta al 10 per cento verso tutti i partner commerciali, tranne la Cina. I mercati finanziari hanno recuperato in parte i cali registrati dal 2 aprile, ma permane un contesto di elevata incertezza.

14.00 - Larry Fink (BlackRock): "Siamo già in recessione"

Il ceo del fondo BlackRock, Larry Fink, a Cnbc ha dichiarato: "Siamo molto vicini se non addirittura dentro alla recessione. I dazi di Trump sono andati al di là di qualsiasi cosa avrei mai potuto immaginare nei miei 49 anni in Finanza".

13.40 - Europa contrastata, Wall Street verso avvio positivo

Borse europee contrastate in vista di Wall Street dove si delinea un avvio in rialzo. I future americani sono in rialzo con il Dow Jones e lo S&P che guadagnano lo 0,3% e il Nasdaq +0,4%. I mercati si muovo all'insegna della volatilità con lo scontro tra Usa e Cina sui dazi, la posizione del Vecchio continente emersa dall'Eurogruppo. Non si allentano le tensioni sul dollaro mentre l'oro continua la sua corsa. L'indice stoxx 600 è poco mosso (+0,03%). Ancora maglia nera per Milano (-1%). In calo anche Francoforte (-0,8%) e Parigi (-0,2%), mentre sono in rialzo Londra (+0,7%) e Madrid (+0,3%). I principali listini sono appesantiti dal comparto tecnologico (-0,6%). Male l'energia (-0,5%), con il petrolio che riduce il rialzo. Il Wti guadagna lo 0,2% a 60,19 dollari al barile e il brenti sale a 63,42 dollari. Deboli le auto (-0,6%) e il lusso (-0,1%). Senza particolare slancio le banche (+0,2%). Sul fronte valutario l'euro sale dell'1,3% a 1,1362 sul dollaro (+1,3%). Sul biglietto verde si rafforzano anche la sterlina a 1,3091 e il franco svizzero a 1,2251. Sul fronte dei titoli di Stato lo spread tra Btp e Bund si attesta a 125 punti, con il rendimento del decennale italiano che scende al 3,79% e quello tedesco al 2,53%. A Piazza Affari scivolano Stellantis (-4,4%), dopo le stime delle consegne in calo, e Generali (-3,1%). Vendite sulle banche con Unicredit che lascia sul terreno il 2,6%, Banco Bpm (-2,2%), Popolare Sondrio (-1,5%), Mps (-1,1%). Corre Stm (+2,9%), con gli analisti che guardano al piano di esuberi a livello globale annunciato alla vigilia. Positive Poste (+0,9%) e Enel (+0,7%). Poco mossa Campari (+0,07%).

11.00 - Europa gira in calo per lo scontro Usa-Cina

Le Borse europee ed i future di Wall Street girano rapidamente in calo, dopo che la Cina ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni Usa dall'84% al 125%. Tra i principali listini europei indossa la maglia nera Milano (-1,5%). In calo anche Francoforte (-1,4%), Parigi (-0,9%), Madrid (-0,5%) e Londra (-0,3%). Sul fronte valutario il dollaro accentua la sua debolezza sulle principali valute. L'euro sale del 2% a 1,1447 sul biglietto verde. Si rafforzano anche la Sterlina a 1,3120 e il franco svizzero a 1,2320, con quest'ultimo ai massimi storici.

10.25 - Cina: "Ignoreremo ulteriori rialzi dei dazi Usa"

La Cina ha chiarito che "ignorerà ulteriori giochi sui numeri dei dazi statunitensi" che avranno "perso la loro giustificazione economica". Lo riferisce il ministero delle Finanze, precisando che Pechino tutelerà comunque "con forza i suoi diritt

10.06 - La Cina rialza controdazi sui beni Usa dall'84% al 125%

La Cina ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni Usa dall'84% al 125%. Lo riferisce il ministero delle Finanze, precisando che le nuove misure entreranno in vigore il 12 aprile.

10.00 - Milano inverte rotta, Ftse Mib -0,31% con Stm +2,11% e Stellantis -3,4%

La Borsa di Milano azzera i guadagni e inverte la rotta. Il Ftse Mib cede lo 0,31% a 34.172,34 punti. Tra i maggiori guadagni Stmicroelectronics (+2,11%), Campari (+1,75%), Diasorin (+1,4%), Hera (+1,34%), Italgas (+1,23%), Poste Italiane (+1,09%), Leonardo (+1,06%), Terna (+0,78%) e Iveco (+0,72%). Deciso calo per Stellantis (-3,4%) che ha tagliato le stime sulle consegne del primo trimestre. In calo anche Prysmian (-1,26%), Amplifon (-1,24%), Unicredit (-1,13%) e Azimut (-1,02%).

9.30 - Europa volatile, indici positivi ma sotto livelli apertura, +0,4% Milano

Alta volatilità per le Borse europee, che dopo un avvio in deciso rialzo hanno decelerato, riducendo sensibilmente i guadagni dell'apertura. Sulle prime battute Parigi guadagna lo 0,8%, Francoforte lo 0,72%, Madrid lo 0,78% e Amsterdam lo 0,7%. Milano, che aveva iniziato con un progresso dell'1%, segna un +0,46%. Lo spread è in rialzo sopra 123 punti, nell'attesa del giudizio di S&P sull'Italia (in tarda serata. Gli investitori sono nervosi visto che la situazione internazionale è tutt'altro che chiara, con il presidente americano, Donald Trump, che ha aperto a possibili trattative con la Cina, alla quale però nel frattempo ha alzato i dazi al 145%. Il tycoon ha preannunciato che tratterà con l'Unione europea, 'non con i singoli statì. Il quadro, ovviamente, rimane del tutto incerto. A Milano salgono le banche, nel giorno in cui Oltreoceano big finanziari del calibro di BlackRock, JP Morgan, Morgan Stanley, Wells Fargo cominceranno a pubblicare i conti trimestrali. Sono ben impostati i titoli della moda e del lusso, dopo l'acquisizione annunciata ieri di Versace da parte di Prada, con una base di enterprise value di 1,25 miliardi di euro. In particolare Moncler guadagna lo 0,7%, Cucinelli lo 0,5%.

9.06 - Europa apre in positivo: +1,1% Francoforte, +1% Parigi, +0,8% Madrid

Apertura in progresso per le principali Borse europee, con Parigi a registrare il dato migliore: l'indice Cac40 avvia gli scambi salendo a quota +0,83%. Positive anche le altre piazze finanziarie: Francoforte avanza dello 0,78% e Londra sale dello 0,63%. Intanto ieri Wall Street è tornata a chiudere in deciso calo, dopo che il presidente degli Stati Uniti Trump ha deciso di sospendere i dazi per 90 giorni per tutti i Paesi, tranne che per la Cina, dove le tariffe sono arrivate a toccare il 145%. In questo scenario l'indice Dow Jones ha terminato le contrattazioni lasciando sul terreno il 2,50% e il Nasdaq ha ceduto il 4,31%. Dati negativi anche sul fronte asiatico, dove stamane Tokyo ha concluso le contrattazioni con una flessione del 2,96%.

9.05 - Milano apre in rialzo: +0,98%

La Borsa di Milano apre in rialzo. Il primo indice Ftse Mib guadagna lo 0,98% a 34.613 punti. In avvio corrono Nexi e Stm (+2%). In luce Intesa e Campari (+1,7%). In calo Snam (-0,6%).

9.00 - Xi all'Ue: "Uniamoci contro prepotenze unilaterali"

"La Cina e l'Unione Europea dovrebbero assumersi le proprie responsabilità internazionali, salvaguardare insieme la globalizzazione economica e l'ambiente imprenditoriale internazionale e resistere insieme a qualsiasi coercizione unilaterale". Lo ha affermato il presidente cinese Xi Jinping durante un incontro nella capitale cinese con il Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez

9.00 - Borsa: l'Asia chiude contrastata, si guarda a mosse sui dazi

Le Borse asiatiche chiudono contrastate la seduta. Sotto i riflettori le mosse di Donald Trump sui dazi, in particolare quelli imposti alle merci prodotte in Cina. Gli investitori guardano agli eventuali impatti sull'andamento della crescita economica, con le ipotesi di una recessione che diventano sempre più concrete. Conclude pesante Tokyo (-2,96%). Sul fronte dei cambi la svalutazione del dollaro sullo yen, poco sotto a 144, e sull'euro a 162,20, continua a incidere sulla sostenibilità dell'export del Made in Japan. A contrattazioni ancora in corso salgono Hong Kong (+0,9%), Shanghai (+0,2%), Shenzhen (+0,5%) e Mumbai (+2%). In flessione Seul (-0,5%). Tra gli appuntamenti della giornata atteso il discorso di Christine Lagarde all'Eurogruppo e il rating di S&P sull'Italia. Sul fronte macroeconomico previsto il Pil del Regno Unito, dagli Stati Uniti il dato sulla fiducia dell'Università del Michigan.

7.54 - Dollaro in caduta libera, l'euro sale ai massimi dal 2022

Il dollaro è in caduta libera sulle principale valute, attestandosi ai minimi dal 2024. Sulla valuta americana pesano le decisioni della Casa Bianca sui dazi e l'incertezza sull'andamento della crescita economica. L'euro sale a 1,1282 sul biglietto verde, in aumento dello 0,8% e portandosi ai massimi da inizio 2022, dopo aver toccato anche 1,1376 nella notte. Sul dollaro si rafforzano anche la sterlina a 1,3015, in aumento dello 0,3%, e il franco svizzero a 1,2202, in crescita dello 0,6% ai massimi storici

7.50 - Borsa: l'Europa verso avvio positivo, salgono future Wall Street

Le Borse europee si avviano verso una nuova seduta in rialzo, mentre si guarda alle mosse di Donald Trump sui dazi. Positivi i future del Vecchio continente e quelli di Wall Street, dopo il tonfo dei listini americani della vigilia e l'andamento contrastato di quelli asiatici.

7.40 - Tesla sospende importazioni in Cina dei modelli prodotti in Usa

I nuovi dazi cinesi sulle importazioni dagli Stati Uniti colpiscono anche Tesla: come segnalano i media Usa, la casa automobilistica controllata da Elon Musk infatti ha eliminato dai propri siti e social la possibilità di nuovi ordini per i modelli Model S e Model X prodotte nello stabilimento di Fremont, in California. Restano diponibili invece i due modelli prodotti in Cina Model 3 e Model Y.

7.20 - Borse asiatiche contrastate dopo le nuove perdite di Wall Street

Le Borse cinesi procedono contrastate le contrattazioni dopo le nuove perdite accusate da Wall Street e alimentate dalla paura di una guerra commerciale senza esclusioni di colpi fra Stati Uniti e Cina e dai timori sui danni che i dazi potrebbero causare all'economia mondiale, incluso l'isidioso rischio di lunga recessione. Tokyo è la più pesante, segnando un calo del 4,25%, mentre la più virtuosa è Taiwan, che allunga il suo rimbalzo grazie a un +1,84%. Girano in positivo le Borse cinesi di Shanghai (+0,12%) e di Shenzhen (+0,81%), più che azzerando le perdite iniziali, così come Hong Kong, che adesso è in progresso dello 0,56%. Rialzo frazionale per Jakarta (+0,12%), mentre gli altri principali listini dell'Indo-Pacifico sono tutti in rosso: Sydney è a -1,37%, Seul a -0,91% e Singapore a -2,12%.

6.40 - I leader Ue pianificano viaggio in Cina a luglio per vertice con Xi

I leader dell'Unione europea stanno progettando di recarsi a Pechino per un vertice con il presidente cinese Xi Jinping a fine luglio. Lo riferisce il quotidiano "South China Morning Post", edito a Hong Kong, citando cinque fonti riservate. Al momento non è stata confermata una data, ma la volontà dei leader europei di recarsi in Cina dimostra "un serio tentativo di riprendere i contatti con Pechino in un momento in cui le relazioni del blocco con gli Usa sono di fatto crollate", sottolinea il "South China Morning Post".

6.07 - Borse asiatiche aprono in rosso

Le azioni asiatiche dopo la tregua di giovedì tornano ad aprire in rosso. Le crescenti preoccupazioni per la guerra commerciale del presidente Donald Trump hanno inizialmente contribuito a far scendere l'indice azionario giapponese Nikkei 225 del 5,6%.A metà mattinata a Tokyo, il calo è del 4,2% a 33.148,45.Lo yen sale rispetto al dollaro USA, che perde valore anche rispetto all'euro.La moneta europea sale a 1,1306 dollari da 1,1195 dollari.Il Kospi della Corea del Sud scende dell'1,3% a 2.413,16, mentre in Australia l'S&P/ASX 200 perde l'1,2% a 7.619,70.Nei mercati cinesi, l'Hang Seng di Hong Kong scende dello 0,4% a 20.

606,04 e quello di Shanghai perde lo 0,2% a 3.218,94.La taiwanese Taiex guadagna l'1,5% poiché gli investitori si aspettano che più ordini vengano trasferiti a Taiwan a causa del peggioramento della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti.

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