
Alla fine, il compagno della donna uccisa a Chignolo Po ha confessato il delitto. Franco Pettineo ha ammesso di aver strozzato la donna giovedì notte. Il corpo è stato trovano venerdì mattina nella sua villetta dalla figlia 28enne. Pettineo è il fratello dell'ex marito di Sabrina Baldini, operatrice sanitaria, che da qualche tempo aveva intrapreso una convivenza con l'uomo. Di lui si erano perse le tracce subito dopo il delitto ed è stato rintracciato qualche ora dopo a Pandino, in provincia di Cremona. Ora per lui verrà chiesta la convalida del fermo per omicidio aggravato dalla relazione personale. L'udienza per la convalida è prevista lunedì.
Dalle indagini è emerso che l'omicidio sarebbe maturato nel corso di una lite per dissidi familiari ma la coppia non si era mai fatta notare per discussioni particolarmente rumorose. Non ci sono mai state segnalazioni da parte dei vicini alle forze dell'ordine e anche chi li ha conosciuti non ha mai percepito particolari tensioni tra i due. Solo una vicina ha riferito a Fanpage che tra i due coniugi ci sarebbero stati screzi in passato perché l'uomo avrebbe voluto che Baldini vendesse la sua abitazione per trasferirsi e convivere mentre lei si sarebbe opposta, preferendo restare a vivere vicino a casa della figlia.
"Non ti meritavi questo. Io, mio fratello, tuo genero e la sua famiglia che oramai anche tu consideravi la tua faremo di tutto per fargli avere ciò che merita. Ti proteggeremo, tu proteggiti da lassù. Non verrai mai dimenticata", ha scritto la figlia sui social chiedendo giustizia per sua madre. "Sarai sempre nei nostri cuori. Tutto il male tornerà a chi ti ha sempre tolto luce e non ti ha mai permesso di brillare come meritavi", ha proseguito la donna, prossima alle nozze. Quando i carabinieri di Pandino hanno intercettato Pettineo, lui non ha opposto resistenza all'arresto e ha seguito i carabinieri nella caserma locale dove, fino a tarda notte è stato ascoltato dal pm in merito all'omicidio.
La figlia di Baldini ha sentito per l'ultima volta sua madre giovedì sera e non ci sarebbero state avvisaglie. La mattina successiva, quando ha provato a richiamare, il telefono ha squillato a lungo a vuoto. A quel punto, ovviamente preoccupata, si è recata a casa sua tra le 9.30 e le 10.
Aveva le chiavi ma non è entrata, i cani erano troppo inquieti e una sensazione l'ha spinta a chiamare i carabinieri. Sono stati loro ad aprire la porta e a trovare il corpo della donna, che indossava ancora gli abiti da giorno. Non c'erano segni di effrazione in casa, non c'era sangue ma evidenti segni di strangolamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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