
In cucina è molto meglio utilizzare un olio di tipo vegetale anziché il burro. A svelarlo è uno studio condotto dai ricercatori del Mass General Brigham, dell'Harvard T.H. Chan School of Public Health e del Broad Institute del MIT e Harvard.
In base alla ricerca, pubblicata a marzo su Jama Internal Medicine, la sostituzione quotidiana di 10 grammi totali di burro con un analogo introito di oli di tipo vegetale è associata ad un decremento della mortalità sia generale sia per cancro del 17%.
Un semplice cambiamento nella dieta può quindi, secondo i ricercatori, conferire sostanziali benefici per la prevenzione di morti premature.
I dati della ricerca
Gli studiosi hanno analizzato le abitudini in cucina di 221.054 persone adulte nel corso di oltre trent’anni. Coloro che mangiavano più burro a tavola o lo usavano in fase di cottura presentavano un rischio di morte maggiore del 15% rispetto a chi consumava in misura inferiore questo tipo di alimento.
Al contrario, tra quanti preferivano l’olio vegetale (soia, oliva, canola, cartamo o mais), la mortalità inferiore è stata registrata in chi assumeva maggiori quantità del condimento. Particolarmente benefici sono risultati essere l’olio d’oliva, quello di soia e quello di canola. Nello specifico è stato riscontrato un decremento del rischio di mortalità legata a cancro e patologie cardiovascolari.
I grassi
Per capire le differenze tra il burro e l’olio occorre innanzitutto avere presente che cosa sono i grassi, elementi che compongono sia l’uno sia l’altro alimento, e che in generale svolgono funzioni importanti per l’organismo.
I grassi, o lipidi, si dividono in due grandi categorie: saturi e insaturi. I primi sono quelli responsabili dell’aumento del colesterolo nel sangue e si trovano soprattutto in alimenti di origine animale. Del secondo gruppo, che invece hanno un effetto inverso, fanno parte gli acidi grassi monoinsaturi (contenuti negli oli vegetali, nelle mandorle, nei pistacchi) e quelli polinsaturi (come gli omega 3 e gli omega 6).
Il burro e le sue proprietà

Il burro è un latticino ottenuto dalla separazione meccanica del grasso del latte. Esso contiene vitamine (A ed E), calcio, potassio, fosforo e sodio.
Cento grammi di questo alimento, molto energetico, apportano circa 758 calorie e contengono acqua, proteine e soprattutto lipidi. Questi ultimi sono pari a ben 83,4 grammi di prodotto. A loro volta i grassi sono suddivisi in grassi saturi (48,78 g), grassi monoinsaturi (23,72 g), grassi polinsaturi (2,75 g) e colesterolo (250 mg).
E’ per tali caratteristiche nutrizionali che il burro va consumato, ma con moderazione. La regola è sempre quella: prevedere una dieta sana ed equilibrata.
Caratteristiche dell’olio d’oliva

L’olio di oliva è prodotto dai frutti della pianta di Olea europeae.
Da un punto di vista nutrizionale 100 g di questo tipo di olio apportano circa 900 calorie (è più calorico del burro quindi) sotto forma di lipidi. Nello specifico apportano 16,16 g di grassi saturi, 74,45 g di grassi monoinsaturi e 8,84 g di grassi polinsaturi.
L’olio è extravergine di oliva (spesso abbreviato in evo), a parità di quantità, apporta le stesse calorie dell’olio non extravergine, ma è più salutare perché permette
di assumere una minor quantità di grassi saturi.L’alimento è fonte di vitamine (A ed E), di ferro, presenta tracce di potassio, sodio, zinco, rame e selenio ed è ricco di polifenoli alleati della salute.
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