La verità storica di un eccidio

Nessuno vuole riaprire antiche e dolorose ferite, ma ripristinare la verità storica è un dovere morale al quale nessuno dovrebbe sottrarsi

La verità storica di un eccidio
00:00 00:00

«È il simbolo più tetro della dittatura comunista», ha detto ieri il presidente Sergio Mattarella celebrando la Giornata del Ricordo dei massacri compiuti dai partigiani rossi titini contro civili e militari italiani nella zona del Carso a cavallo della fine della Seconda guerra mondiale. Mattarella certifica ciò che la sinistra ex e post comunista ha sempre cercato di occultare, poi negare e infine ai giorni nostri minimizzare. Quello dell'eccidio comunista è, per esempio, un argomento che non appassiona Elly Schlein, la quale si tiene ben lontana sia dalle celebrazioni in memoria dei caduti sia dalla condanna delle azioni oltraggiose dei negazionisti, che anche quest'anno hanno dato sfogo violento alla loro rabbia per un ricordo scomodo che non torna con la narrazione dei «partigiani brava gente».

Nessuno vuole riaprire antiche e dolorose ferite, ma ripristinare la verità storica è un dovere morale al quale nessuno dovrebbe sottrarsi, cosa che non fece per esempio il presidente partigiano Sandro Pertini, che nel 1980 andò ai funerali di Tito, omaggiando baciò anche il suo feretro colui che aveva dato l'ordine di infoibare dai dieci ai sedicimila italiani. E allo stesso modo si comportarono una quindicina di parlamentari di sinistra da Cossutta a Pisapia, ex sindaco di Milano, da Nichi Vendola a Oliviero Diliberto che nel 2004 non votarono la legge voluta dal governo Berlusconi che istituiva il 10 febbraio la «Giornata del ricordo». Se non fosse per quella felice intuizione, oggi molti più italiani non saprebbero di quella storia drammatica che almeno una volta l'anno appare sulle pagine dei giornali e nei titoli dei telegiornali. A differenza di quanto avviene con i nuovi esponenti della destra conservatrice ai quali è chiesto ogni giorno di «dichiararsi non fascista», a nessuno giustamente viene in mente di chiedere ai politici di sinistra di oggi di dichiararsi «non infoibatori». Sarebbe ridicolo, al pari della prima richiesta.

Ma girarsi dall'altra parte, come fanno oggi a sinistra, è cosa che inficia la loro credibilità quando si dichiarano giudici supremi e unici custodi della storia democratica di questo Paese. La storia partigiana è fatta anche di eccidi, grazie presidente Mattarella di averlo ricordato a tutti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica