![Decreto Salva-casa, arrivano le linee guida. Salvini: "Tuteliamo i diritti dei proprietari"](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2024/12/24/1735029136-real-estate-6688945-1280-foto-oleksandr-pidvalnyi.jpg?_=1735029136)
«Da oggi milioni di italiani potranno tornare pienamente proprietari dei loro immobili, comprarli o venderli, con effetti positivi sull'economia: più immobili sul mercato, affitti e prezzi meno cari». Così il ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini, ha presentato ieri al tavolo con le parti sociali le linee guida interpretative del decreto salva-casa.
L'obiettivo principale, infatti, è semplificare le procedure edilizie e favorire la regolarizzazione degli immobili, rendendo più accessibili ristrutturazioni, cambi di destinazione d'uso e sanatorie, con significative ricadute economiche sul settore immobiliare. In particolare, sono state illustrate alle parti sociali le principali innovazioni. Fondamentale il superamento dello «stato legittimo». Le nuove linee guida stabiliscono che, se i documenti dell'ultimo intervento contengono gli estremi dei titoli pregressi, si può presumere la regolarità dei controlli già effettuati, dunque non è più necessario ricostruire la catena delle certificazioni a partire dalla costruzione.
Una delle novità più significative, poi, è la possibilità di presentare un'unica istanza per interventi multipli, ad esempio per un cambio di destinazione d'uso combinato con opere edilizie. Gli uffici comunali valuteranno contestualmente la legittimità delle opere e del cambio d'uso, rilasciando un unico titolo abilitativo. Un cambiamento decisivo riguarda le sanatorie. Non sono più immodificabili le difformità degli immobili costruiti prima della legge Bucalossi (1977). Ora si potrà procedere tramite una Scia in sanatoria e il pagamento di una sanzione ridotta. Gli uffici comunali non saranno obbligati a verificare la conformità delle varianti alle attuali normative urbanistiche, semplificando ulteriormente il processo. Idem per gli immobili sottoposti a vincolo: si potrà sanare anche in caso di aumento di volumi o superfici. Il proprietario potrà presentare un'istanza unica allo sportello comunale, che coinvolgerà Regione e Soprintendenza entro tempi certi. Il silenzio-assenso garantirà maggiore certezza e velocità nelle procedure.
Ovviamente il piatto forte resta sempre rappresentato dalle tolleranze costruttive e dal recupero dei sottotetti. Per irregolarità di minima entità dovute a tecniche costruttive del passato, il dl amplia infatti le tolleranze edilizie. Ora, gli scostamenti (dal 2 al 6%, a seconda della superficie dell'unità immobiliare) delle misure progettuali non sono considerati violazioni, neanche per immobili vincolati. Il recupero dei sottotetti a fini abitativi viene incentivato, con deroghe alle distanze minime tra edifici nei contesti urbanizzati. Tuttavia, è necessario mantenere le distanze preesistenti senza sopraelevazioni, salvo diversa autorizzazione regionale. Il decreto, infine, introduce norme che rendono sempre ammissibile il cambio di destinazione d'uso tra categorie funzionali affini (residenziale, commerciale, turistico-ricettiva, ecc.), a condizione che siano rispettate le disposizioni comunali.
«Queste linee guida
rappresentano un passo importante verso la soluzione delle criticità che affliggono il settore edilizio, con ricadute positive su economia e occupazione», ha commentato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.